La verità di Joao Pedro: “La retrocessione di Venezia mi ha fatto male”

Joao Pedro, ex capitano del Cagliari, in una lunga intervista a Cronache di Spogliatoio ha ripercorso la sua parentesi in rossoblù

Joao Pedro, ex capitano del Cagliari, ha rilasciato una lunga intervista a Cronache di Spogliatoio. Oggi l’attaccante italo-brasiliano gioca con l’Hull City in Championship.

Un capitano tra alti e bassi

Joao Pedro ha descritto la retrocessione del 2022 come uno dei momenti più difficili della sua carriera. “Andavamo a Venezia per giocarci la vita o la morte. Avrei voluto fare il gol più brutto della storia in quel momento: un tiro svirgolato, una deviazione, qualcosa. All’intervallo, ci avevano detto che la Salernitana era sotto 3-0 contro l’Udinese. Ci siamo guardati: ‘Dai ragazzi, basta un gol. Non importa come o chi. Una palla’. Ci abbiamo provato in ogni modo. La stagione è finita lì, ma la retrocessione non è iniziata quella sera a Venezia. Il post è stato duro. Avevo e ho ancora oggi la responsabilità di quella squadra. Se è mancato qualcosa è soprattutto colpa mia. Non solo a livello individuale, ma a livello di capacità di trascinare, guidare e aiutare i compagni. In certi momenti non sono stato capace. È stata un’annata pesante: abbiamo sofferto tutto il tempo”.

I ricordi di Joao Pedro

Il brasiliano ha anche ricordato con affetto la promozione dalla B alla A del 2016, un traguardo raggiunto con determinazione e spirito di squadra. “Ero un ragazzino, ricordo di aver vissuto quella stagione con grande rabbia. Volevo solo giocar bene e tornare in massima serie. Mi dicevo: ‘Ho fatto un torto a loro, devo ripagarli’. Venivamo da una stagione finita male con la retrocessione: non è così semplice tornare subito su”.