Il Cagliari si prepara a un’estate di profondi cambiamenti sul fronte del calciomercato, con l’arrivo del nuovo tecnico Pisacane che sembra delineare una chiara strategia orientata al ringiovanimento della rosa. Mentre alcuni pilastri del recente passato salutano l’isola, si delineano le esigenze per rafforzare l’organico, in particolare in attacco e a centrocampo, cercando il giusto equilibrio tra gioventù ed esperienza.
Su mister Pisacane
L’approdo di Pisacane sulla panchina del Cagliari segna un punto di svolta per la società rossoblù, che ha scelto di affidarsi a un tecnico proveniente dalla Primavera. Questa decisione, come sottolineato dall’ex centrocampista Alberto Marchetti: “Innanzitutto devo dire che non conosco le qualità di Pisacane, ma se il Cagliari ha deciso di affidargli la panchina evidentemente avrà intravisto in lui qualcosa di positivo. A meno che la società non abbia banalmente deciso di contenere i costi: quello sarebbe tutto un altro discorso. Certo, passare dalla Primavera alla prima squadra significa fare un salto enorme. Soprattutto se la categoria è la serie A. Però la dirigenza rossoblù deve aver individuato in Pisacane un condottiero valido sia dal punto di vista tecnico che da quello psicologico-caratteriale.” Questa mossa strategica mira a costruire un futuro solido, puntando su talenti emergenti e un approccio più dinamico.
Cessioni importanti
Il calciomercato del Cagliari è caratterizzato da diverse partenze significative, che stanno ridisegnando lo scacchiere della squadra. Giocatori come Viola, Augello e Palomino hanno già salutato la Sardegna, lasciando un vuoto in settori chiave del campo. A questi si potrebbe aggiungere Nadir Zortea, il cui futuro sembra lontano dall’isola, con un forte interesse da parte di Gasperini per portarlo alla Roma.
Piccoli e il partner d’attacco
Il reparto offensivo del Cagliari è un altro punto focale delle riflessioni di mercato, in particolare per quanto riguarda il ruolo di Roberto Piccoli. Alberto Marchetti ha analizzato le caratteristiche dell’attaccante, suggerendo un possibile cambio di ruolo: “Piccoli a me, quando l’ho visto in azione, non è sembrato il classico centravanti-boa: è uno a cui piace molto muoversi e svariare lungo il fronte dell’attacco. Per cui Roberto potrebbe teoricamente fungere anche da seconda punta, accanto a un centravanti vecchio stampo esperto, statico ma freddo sotto porta e bravo tecnicamente.”
Equilibrio fra giovani e veterani
Nonostante la chiara tendenza al ringiovanimento della rosa, l’esperienza rimane un fattore imprescindibile per il Cagliari. Alberto Marchetti ha espresso una posizione chiara in merito, sottolineando l’importanza di mantenere alcuni elementi di comprovata esperienza: “Forse lo stesso nuovo allenatore, abituato a lavorare con i giovani, ha suggerito alla società di abbassare sensibilmente l’età media della rosa. Detto questo, io farei attenzione a rinunciare a tutti i veterani: ne terrei almeno qualcuno che sia in grado di fungere da collante all’interno dello spogliatoio e di trascinare i ragazzi più inesperti nei momenti di difficoltà.”