Il dibattito sulla gestione dei portieri nel calcio moderno si accende, e le parole di Carlo Alvino, giornalista di spicco, hanno riacceso la discussione in vista dell’imminente sfida del Napoli contro il Cagliari. Intervenuto ai microfoni di “Salotto Azzurro” su OttoChannel, Alvino ha offerto una prospettiva intrigante sulle scelte tecniche che potrebbero caratterizzare la porta azzurra, sottolineando come il calcio stia evolvendo e con esso le strategie degli allenatori.
Napoli e la visione di Conte sui portieri
Alvino ha riflettuto sulla trasformazione del ruolo del portiere, un tempo figura intoccabile e quasi sempre fissa. “Sono cresciuto in un calcio dove c’era un portiere titolare e uno di riserva, ma dobbiamo ammettere che il calcio è cambiato,” ha osservato il giornalista. Questa evoluzione, a suo dire, è evidente anche nella filosofia di tecnici come Antonio Conte, che sembra orientato a gestire il reparto dei portieri con la stessa logica di competizione e rotazione applicata agli altri ruoli del campo, una strategia che mira a mantenere alta la tensione e la performance di tutti gli elementi della rosa.
Le scelte tecniche e l’attesa per il Cagliari
La discussione si è poi focalizzata sulle recenti decisioni in casa Napoli. Alvino ha rivelato di aver anticipato l’esordio di Milinkovic-Savic già nella partita contro il Sassuolo, basandosi sugli allenamenti settimanali che lo vedevano tra i titolari. “Ero convinto dell’esordio di Milinkovic-Savic col Sassuolo, per tutta la settimana si era allenato con i titolari e me lo aspettavo dal primo minuto all’esordio in campionato,” ha affermato. Tuttavia, la scelta di schierare Meret è stata interpretata come un gesto di “riconoscenza” da parte di Conte. Ora, l’attenzione si sposta sulla prossima gara: “Mi aspetto Milinkovic-Savic già sabato contro il Cagliari,” ha dichiarato Alvino, evidenziando come questa “alternanza che può essere pericolosa è qualcosa a cui dobbiamo abituarci.”