L’aria della Unipol Domus si carica di attesa in vista dell’imminente confronto che vedrà il Cagliari affrontare l’Inter. A delineare la strategia e lo spirito con cui la squadra isolana scenderà in campo è stato Fabio Pisacane, tecnico dei rossoblù, le cui parole risuonano come un manifesto di intenti. Le sue dichiarazioni, rilasciate alla vigilia di una partita dal coefficiente di difficoltà elevatissimo, tracciano un percorso chiaro, fatto di determinazione e consapevolezza della forza dell’avversario.
La ricetta per la sfida: unità, dedizione e audacia
Il tecnico del Cagliari ha espresso con chiarezza i pilastri su cui dovrà fondarsi la prestazione della sua squadra. “Dovremo essere compatti, generosi e coraggiosi,” ha affermato Pisacane, sottolineando la necessità di una prestazione di carattere. Ha poi aggiunto che la squadra dovrà mostrare una “prova gagliarda, da squadra vera“, riconoscendo la presenza di numerosi campioni tra le fila nerazzurre. L’invito è a non limitarsi alla fase difensiva, ma a trovare anche “il coraggio di osare” ogni qualvolta si presenterà l’opportunità.
Spirito combattivo e resilienza sul campo
Oltre agli aspetti tattici e tecnici, Pisacane ha posto l’accento sull’atteggiamento mentale che i suoi giocatori dovranno adottare. “Dovremo avere uno stato d’animo combattivo e ribattere colpo su colpo,” ha dichiarato, evidenziando l’importanza di una reazione costante e di una tenacia ininterrotta per tutti i novanta minuti. La sfida contro una delle formazioni più quotate del campionato richiede, infatti, una concentrazione e una grinta fuori dal comune, capaci di superare ogni ostacolo.
Un tuffo nel passato: il ricordo della prima volta contro l’Inter
Il confronto con l’Inter rievoca in Pisacane anche ricordi personali legati alla sua carriera da calciatore. Ha rammentato la sua prima trasferta in Serie A, proprio contro i nerazzurri, un’esperienza che lo vide concentrato “a sbagliare il meno possibile”. Quella giornata, impreziosita da una doppietta di Melchiorri al rientro da un infortunio, è rimasta vivida nella sua memoria: “Era la mia prima trasferta in Serie A, dopo l’esordio. Pensavo soprattutto a stare sul pezzo, a sbagliare il meno possibile. È stata una giornata bellissima, grazie a una doppietta di Melchiorri che rientrava dopo un lungo infortunio. Me la ricordo come se fosse ieri”.
L’incontro con un ex compagno: Nicolò Barella
Tra le fila avversarie, Pisacane ritroverà un volto familiare e un ex compagno di squadra: Nicolò Barella, oggi vice capitano dell’Inter. Il tecnico ha espresso il suo piacere nel “riabbracciarlo“, ricordando di averlo visto “crescere giorno dopo giorno”. La sua convinzione sulla futura ascesa di Barella era già forte allora, e oggi si concretizza nel vederlo come un “top player”. L’incontro in questa nuova veste, con Pisacane in panchina e Barella in campo, sarà un momento “bello ma anche buffo”, a testimonianza di un legame che trascende la rivalità sportiva.