Allo stadio Franchi, in una serata di Conference League che segnava l’inizio del percorso europeo per la Fiorentina, si è consumato un esordio memorabile. La squadra viola ha affrontato e superato la Sigma Olomouc, formazione proveniente dalla Repubblica Ceca, in un incontro che ha visto protagonista assoluto un volto noto ai tifosi sardi: Roberto Piccoli. L’attaccante, con un passato nel Cagliari, ha lasciato il segno fin da subito, spianando la strada alla vittoria della sua nuova squadra e dimostrando un impatto immediato e decisivo sul fronte offensivo. La sua prestazione ha non solo garantito i primi punti europei alla Fiorentina, ma ha anche offerto un chiaro segnale delle sue capacità, riaccendendo l’interesse su un talento che continua a evolversi.
Il primo tempo: la firma di Piccoli e il controllo viola
La prima frazione di gioco ha visto la Fiorentina prendere saldamente in mano le redini dell’incontro, imponendo il proprio ritmo e cercando con insistenza la via del gol. La manovra viola, fluida e ben orchestrata, ha messo in difficoltà la difesa ceca, costretta a ripiegare e a contenere le offensive avversarie. Il momento clou del primo tempo è arrivato al 27′ minuto, quando Roberto Piccoli ha sbloccato il risultato con una rete di pregevole fattura. L’azione che ha portato al gol è stata esemplare per coordinazione e precisione: Ndour, con un intelligente colpo di testa, ha servito l’attaccante ex Cagliari in profondità. Piccoli, trovatosi a tu per tu con il portiere avversario, non ha esitato, calciando un rasoterra angolato che si è insaccato imparabilmente in rete. Un gol che non solo ha premiato la pressione costante della Fiorentina, ma ha anche rappresentato il coronamento di un esordio da titolare, confermando le aspettative riposte nel giovane attaccante. La rete ha galvanizzato l’ambiente e ha permesso alla squadra di casa di gestire il vantaggio con maggiore serenità, pur mantenendo alta la concentrazione per evitare sorprese.
La ripresa: nervosismo e il sigillo finale di Ndour
Nella seconda metà della gara, la Fiorentina ha continuato a mantenere il controllo del gioco, cercando di amministrare il vantaggio e di non concedere spazi alla Sigma Olomouc. Nonostante il dominio territoriale e la gestione del possesso palla, la partita ha assunto toni più accesi e nervosi con il passare dei minuti, soprattutto nel finale. Le squadre hanno lottato su ogni pallone, e l’intensità agonistica è cresciuta, portando a qualche scintilla in campo. Tuttavia, la solidità difensiva della Fiorentina ha retto all’urto, impedendo agli avversari di creare pericoli concreti. Il definitivo sigillo sulla vittoria è arrivato nei minuti di recupero, precisamente al 5′, quando Ndour, già protagonista con l’assist per Piccoli, ha trovato la via del raddoppio. Questa seconda rete ha spento definitivamente le speranze della squadra ceca e ha permesso alla Fiorentina di chiudere l’incontro con un risultato più rotondo, consolidando la propria posizione e festeggiando un esordio europeo convincente.