Italia U21, Palestra protagonista nel 4-0 alla Svezia
Home > under-23 > Italia U21, Palestra protagonista nel 4-0 alla Svezia

Italia U21, Palestra protagonista nel 4-0 alla Svezia

L’Italia Under 21 trionfa 4-0 sulla Svezia a Cesena, consolidando il primato nel girone. Marco Palestra del Cagliari è protagonista con un assist e una prestazione eccezionale, confermando il suo ruolo chiave.

Al Dino Manuzzi di Cesena, la nazionale italiana Under 21 ha consolidato il proprio percorso di qualificazione con una prestazione dominante, superando la Svezia con un netto 4-0. Questa vittoria ha permesso agli Azzurrini di mantenere il primato a punteggio pieno nel girone, raggiungendo nove punti in tre gare con una differenza reti di +9. Tra i protagonisti indiscussi della serata, il laterale del Cagliari, Marco Palestra, ha brillato per intensità e qualità, fornendo un assist decisivo e dimostrando ancora una volta il suo valore.

Le scelte tattiche e i protagonisti in campo

Il tecnico Silvio Baldini ha schierato una formazione che ha saputo interpretare al meglio le sue direttive tattiche, puntando sulla continuità e sull’affidabilità dei suoi elementi chiave. In particolare, la scelta di affidare la corsia destra a Marco Palestra si è rivelata vincente, con il giovane cagliaritano che ha risposto alla fiducia del mister con una prova di grande spessore. La sua presenza costante sulla fascia ha garantito sia copertura difensiva che un’efficace spinta offensiva, diventando un punto di riferimento per le manovre azzurre. Dall’altra parte, la panchina ha visto la presenza di un altro talento rossoblù, Riyad Idrissi, al quale Baldini ha preferito Bartesaghi per la corsia sinistra, evidenziando le diverse opzioni a disposizione del selezionatore e la profondità della rosa. Questa gestione oculata delle risorse ha permesso all’Italia di affrontare l’incontro con la giusta determinazione e un equilibrio tattico che ha messo in difficoltà gli avversari fin dalle prime battute. La strategia di Baldini ha enfatizzato il gioco sulle fasce, sfruttando la velocità e la tecnica dei suoi esterni per creare superiorità numerica e occasioni da gol.

Il dominio azzurro e le reti decisive

La partita ha preso subito una direzione favorevole per gli Azzurrini, che hanno imposto il proprio ritmo e la propria superiorità tecnica fin dai primi minuti. La pressione costante e la circolazione di palla fluida hanno permesso all’Italia di costruire diverse opportunità, concretizzatesi in un vantaggio significativo. Le reti sono state il frutto di un’azione corale e della capacità dei singoli di finalizzare il lavoro di squadra. Tra i marcatori, Pisilli ha siglato una doppietta, dimostrando un eccellente senso del gol. Uno dei suoi gol, in particolare il terzo della serata per l’Italia, è stato propiziato da un assist illuminante di Marco Palestra, che con una giocata di grande personalità ha messo il compagno in condizione di battere a rete. A completare il poker di marcature, i calci di rigore trasformati con freddezza da Camarda e Berti, che hanno contribuito a consolidare il risultato e a demoralizzare la difesa svedese. La fase offensiva italiana ha mostrato una notevole varietà, alternando azioni manovrate a ripartenze veloci, mettendo costantemente sotto pressione la retroguardia avversaria e non lasciando scampo al portiere svedese.

La gestione del vantaggio e la conferma di Palestra

Anche nella ripresa, il copione della gara non è mutato, con l’Italia che ha continuato a gestire il possesso palla e a dettare i ritmi del gioco, senza concedere spazi significativi alla Svezia. La squadra di Baldini ha mantenuto alta la concentrazione, dimostrando maturità e controllo in ogni fase dell’incontro. Marco Palestra, in particolare, ha continuato a essere una spina nel fianco per la difesa svedese, spingendo con instancabile energia sulla corsia di destra per tutti i novanta minuti. Il terzino svedese Perez Vinlof ha sofferto costantemente le sue discese e la sua intensità, trovandosi spesso in difficoltà nel contenere le iniziative del laterale azzurro. La sua prestazione è stata un esempio di costanza e dedizione, confermando la piena fiducia che il tecnico ripone in lui, avendolo impiegato sempre titolare e per l’intera durata delle partite finora disputate.