L’ex attaccante del Napoli, Emanuele Calaiò, ha recentemente condiviso le sue riflessioni sul giovane attaccante Roberto Piccoli, il cui passato è legato al Cagliari prima del suo trasferimento estivo. Intervenuto ai microfoni di Radio Firenze Viola, Calaiò ha espresso un giudizio positivo sulle qualità del giocatore, sottolineando la sua personalità notevole per l’età. Tuttavia, ha anche evidenziato come Piccoli necessiti ancora di un periodo di affermazione nel calcio di alto livello.
Calaiò sull’inizio di stagione di Piccoli
Calaiò ha approfondito le difficoltà incontrate da Roberto Piccoli nel suo nuovo ambiente alla Fiorentina, dove ha dovuto affrontare le critiche dei sostenitori viola. L’ex attaccante ha suggerito che il poco tempo a disposizione per creare un’intesa con i compagni di reparto, come Kean, abbia influito sulle prestazioni iniziali. Ha inoltre allargato la sua analisi alla situazione generale della squadra, indicando che l’arrivo di un nuovo allenatore richiede tempo per l’assimilazione dei meccanismi di gioco. Secondo Calaiò, i problemi della Fiorentina non si limitano al reparto offensivo, ma sono di natura più ampia, richiedendo pazienza e fiducia. Ha enfatizzato come una singola vittoria possa ristabilire la serenità e la fiducia necessarie per una ripartenza, ribadendo la sua convinzione nella qualità della rosa a disposizione della squadra.
Piccoli a confronto con Pio Esposito
Nel corso dell’intervista, Emanuele Calaiò ha messo a confronto Roberto Piccoli con Pio Esposito, un altro giovane attaccante che sta riscuotendo grande attenzione. Calaiò ha spiegato che l’eco mediatico maggiore intorno a Esposito è dovuto alla sua militanza nell’Inter, al suo esordio in Champions League e ai gol segnati, inclusa una rete proprio contro il Cagliari e in Nazionale. Ha descritto Esposito come un attaccante che ogni allenatore desidererebbe, per la sua maturità mentale che lo fa sembrare un veterano. Per contro, Calaiò ha ribadito che Piccoli è un talento che “si deve ancora consacrare“, suggerendo che la sua ascesa dipenderà dalla continuità delle prestazioni e dalla capacità di segnare con regolarità.




