Il Cagliari aspetta il vero Sebastiano Esposito. Dopo un’estate di aspettative, l’attaccante classe 2002 non è ancora riuscito a lasciare il segno in questo avvio di stagione. Sei presenze, nessun gol e nessun assist: un digiuno che dura ormai da nove mesi e che inizia a pesare tanto sulle spalle del giocatore quanto su quelle della squadra, a caccia di maggiore incisività offensiva.
Sebastiano Esposito e il lavoro lontano dalla porta
Dall’inizio del campionato, Esposito ha spesso interpretato un ruolo più di raccordo che da vero finalizzatore. Spesso arretra fin quasi alla linea dei centrocampisti per cucire il gioco, creando spazi e linee di passaggio per i compagni. Un atteggiamento utile all’equilibrio generale, ma che lo ha allontanato progressivamente dall’area avversaria, riducendo le occasioni per pungere. Il suo ultimo gol in Serie A risale al 19 gennaio scorso, contro la sua ex squadra, l’Inter: da allora, solo tanto lavoro oscuro.
Pisacane prepara il suo rilancio
Per invertire la rotta, Fabio Pisacane sta valutando alcuni aggiustamenti tattici per riportarlo più vicino alla porta e liberarlo da compiti di sacrificio. L’obiettivo è sfruttare meglio il suo istinto offensivo, puntando a sbloccarlo mentalmente e tecnicamente. La sfida contro il Bologna potrebbe essere il momento giusto per ritrovare fiducia e concretezza: il Cagliari ha bisogno di gol e Sebastiano Esposito sa che è arrivato il momento di rispondere presente.