Il dibattito sull’impiego dei giovani talenti nel calcio italiano si arricchisce di nuove voci. Giuseppe Pastore, ospite dell’ultima puntata di “Fontana di Trevi” sul canale Youtube di Cronache di Spogliatoio, ha acceso i riflettori su un giocatore del Cagliari che, a suo dire, meriterebbe ben altra considerazione: Mattia Felici.
L’analisi di Pastore su Mattia Felici
Pastore ha espresso una critica generale sulla gestione dei talenti in panchina, affermando che “molte squadre tengono in panchina quattro o cinque giocatori di qualità, inserendoli al massimo al settantesimo minuto. Questa è una pratica che non trovo affatto positiva; i talenti ci sono, ma non vengono fatti giocare a sufficienza”.
Il giornalista ha poi puntato i riflettori su un caso specifico, quello di Mattia Felici. “Non riesco a comprendere appieno la logica dietro il suo impiego,” ha dichiarato Pastore. “Ogni volta che lo osservo in campo, mi ricorda un piccolo El Shaarawy. Ha la capacità di saltare l’uomo con facilità e calciare con precisione”.
La riflessione di Pastore si è poi spostata sulle esigenze del Cagliari, evidenziando una carenza di qualità nel reparto offensivo, aggravata dall’infortunio di Belotti. “Il Cagliari non abbonda certo di qualità in attacco,” ha osservato il giornalista, “e non vedo perché Felici non debba avere maggiori opportunità. Non parlo di una sola gara, ma di cinque o sei incontri. Credo che potrebbe giocare con maggiore continuità”.


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