La sfida tra Cagliari e Sassuolo ha lasciato un segno profondo, con i neroverdi che hanno conquistato tre punti fondamentali, mentre i rossoblù si trovano a fare i conti con una situazione sempre più complessa. Il risultato finale ha visto gli avversari imporsi, grazie alle reti di Laurienté e Pinamonti, che hanno saputo capitalizzare le occasioni create. Nonostante la reazione finale del Cagliari con la rete di Esposito, il tentativo di rimonta è arrivato troppo tardi per cambiare le sorti dell’incontro.
Il campo della Unipol Domus, che un tempo rappresentava un vero e proprio baluardo per il Cagliari, si è trasformato in una “terra di conquista” per gli avversari. La squadra ha mostrato una preoccupante inconsistenza, priva di quel mordente e di quella determinazione che dovrebbero contraddistinguere una formazione impegnata nella lotta per la salvezza. Nelle quattro gare casalinghe disputate finora, il bilancio è impietoso: un solo pareggio contro la Fiorentina, seguito da tre sconfitte consecutive contro Inter, Bologna e, più recentemente, il Sassuolo. Questa serie negativa evidenzia una chiara difficoltà nel gestire la pressione e nel concretizzare le opportunità.
Dall’altra parte, il Sassuolo ha dimostrato di essere una squadra in ripresa, capace di sfruttare al meglio le debolezze avversarie e di ritrovare la giusta rotta in classifica. Le prestazioni di giocatori come Laurienté e Pinamonti sono state decisive, confermando la loro importanza nell’economia del gioco neroverde. La vittoria ottenuta in trasferta è un segnale forte delle ambizioni della squadra, che sembra aver superato un momento di appannamento e ora punta a risalire posizioni.
Le difficoltà del Cagliari sono ulteriormente aggravate da assenze pesanti che hanno inciso sulla struttura e sull’efficacia della squadra. L’infortunio di Belotti, in particolare, ha creato un deficit significativo nella fase offensiva, privando la squadra di un punto di riferimento e di un elemento capace di dare maggiore incisività all’attacco.




