Como-Cagliari, una partita a singhiozzo: 36 fischi e spettacolo interrotto
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Como-Cagliari, una partita a singhiozzo: 36 fischi e spettacolo interrotto

La sfida tra Como e Cagliari si trasforma in un manifesto del ‘calcio interrotto’. Con 36 fischi arbitrali, la partita è stata spezzettata, sollevando dubbi sulla qualità dello spettacolo in Serie A.

La partita di sabato tra Como e Cagliari, valida per l’undicesima giornata di campionato, ha lasciato dietro di sé uno strascico di polemiche e riflessioni che vanno oltre il campo. L’incontro è diventato l’emblema di un calcio sempre più spezzettato e meno spettacolare, come testimoniato dai 36 fischi dell’arbitro Pezzuto, un dato che ha acceso il dibattito sulla qualità del gioco in Serie A.

Un gioco continuamente frammentato

L’analisi della gara evidenzia una anomalia statistica e sostanziale: le 36 interruzioni arbitrali sono un terzo in più rispetto alla media stagionale di 25 falli a partita. Questo ritmo frammentato ha trasformato i novanta minuti in una serie di stop and go, con l’azione più lunga e fluida della partita durata appena otto secondi. Il risultato è stato un fastidio crescente per gli appassionati, che hanno assistito a uno spettacolo mai realmente decollato, costantemente interrotto da falli, falletti tattici e un’eccessiva severità arbitrale. Una situazione definita “calcisticamente insopportabile”, che ha penalizzato le intenzioni di gioco di entrambe le squadre, nonostante il Como di Fabregas cerchi sempre di proporre un calcio propositivo.

Il gol annullato e la fisicità di Mina

All’interno di una partita così nervosa, due episodi hanno riguardato da vicino il Cagliari. Il primo è l’annullamento di un gol alla squadra di Pisacane, giudicato “grottesco” non tanto per l’applicazione del regolamento, ma per la sua interpretazione. Cancellare una rete per un contrasto avvenuto molto prima della conclusione a rete è sembrato eccessivo e poco in linea con la natura di uno sport di contatto. Inoltre, l’incontro è stato caratterizzato dalla fisicità di alcuni interpreti, tra cui spicca Yerry Mina. Il difensore colombiano si è reso protagonista di interventi al limite, mostrando una “rudezza supplementare” che ha contribuito ad alzare il livello di tensione in campo.

Una riflessione sul futuro della Serie A

Il caso di Como-Cagliari non è isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio che riguarda l’intero campionato italiano. Se da un lato le necessità di classifica possono giustificare un certo tatticismo, dall’altro la continua interruzione del gioco rischia di danneggiare il prodotto calcio. L’aumento delle presenze allo stadio è un dato positivo, ma va letto insieme alla diminuzione degli ascolti televisivi. Il pericolo, secondo l’analisi, è quello di abituarsi a un “calcio di soli highlights”, un formato che può avere un presente ma difficilmente un futuro sostenibile, sacrificando il piacere di una partita goduta nella sua interezza.