Un confronto statistico tra gli attacchi di Cagliari e Genoa, basato su un’analisi de Il Secolo XIX, rivela una differenza sostanziale che va oltre il semplice conteggio dei gol. Se a prima vista il bilancio offensivo delle due squadre appare simile, con i sardi a quota 9 reti segnate e i liguri a 8, l’indicatore degli Expected Goals (xG) offre una prospettiva del tutto diversa e più profonda sulle rispettive difficoltà offensive.
La sentenza degli Expected Goals
La metrica degli xG, che misura la qualità e il volume delle occasioni da gol create, ribalta completamente la percezione iniziale. Il Genoa, infatti, presenta un valore di xG pari a 14,5, un dato che lo colloca al sesto posto in Serie A in questa speciale classifica. Questo significa che la squadra ligure costruisce un volume di gioco offensivo da quasi 15 gol, ma la sua scarsa concretezza sotto porta l’ha portata a realizzarne solo 8. Il problema del Grifone sembra quindi essere una chiara inefficacia in fase di finalizzazione, un cinismo che al momento manca ai suoi attaccanti.
Il nodo strutturale del Cagliari
La situazione in casa Cagliari è diametralmente opposta e, per certi versi, più allarmante. L’indice di Expected Goals per i rossoblù si ferma a 9,7, posizionando la squadra al terzultimo posto in campionato per occasioni create. A differenza del Genoa, il problema del Cagliari non risiede tanto nell’ultimo tocco, quanto in una difficoltà strutturale nel costruire azioni pericolose. La discrepanza minima tra i 9 gol segnati e il valore di xG (9,7) evidenzia che la squadra fatica a rendersi pericolosa con continuità, lottando per creare opportunità nitide nella trequarti avversaria. Questo dato suggerisce un problema più profondo, legato alla manovra offensiva piuttosto che alla sola precisione degli attaccanti.




