Dopo dodici partite di campionato, il bilancio del Cagliari è in chiaroscuro. Con undici punti raccolti, frutto di dodici gol realizzati e diciassette subiti, la squadra naviga in una situazione che richiede un’attenta analisi. Se da un lato il reparto offensivo sembra aver trovato una nuova vitalità, dall’altro la fase difensiva continua a mostrare preoccupanti fragilità, come evidenziato anche negli scontri diretti con Genoa, Verona e Sassuolo, che non hanno portato i risultati sperati.
Il risveglio del reparto avanzato
Nonostante l’assenza forzata di Andrea Belotti, fermato da un serio infortunio dopo aver messo a segno due reti, il settore offensivo del Cagliari sta mostrando segnali di ripresa. A prendere in mano le redini dell’attacco sono stati Sebastiano Esposito e Gennaro Borrelli, autori rispettivamente di due e tre gol. Le loro sette marcature complessive rappresentano il 55% del totale dei gol segnati dalla squadra, un dato che sottolinea il loro peso specifico. In particolare, la crescita della fiducia e della continuità di rendimento dell’ex giocatore del Brescia potrebbe rivelarsi un fattore decisivo per conquistare punti preziosi in attesa di possibili rinforzi dal mercato di gennaio.
I problemi del pacchetto arretrato
Se l’attacco sorride, la difesa continua a essere il tallone d’Achille del Cagliari, con diciassette reti al passivo, per una media di circa 1.4 a partita. Diverse problematiche hanno contribuito a questa situazione, tra cui l’assenza per infortunio di Mina, una parentesi non del tutto convincente di Luperto e il necessario periodo di adattamento di Ze Pedro. La squadra, specialmente nelle ultime uscite, ha dimostrato di subire gol con troppa leggerezza. La partita contro il Genoa è emblematica: in occasione del gol di Vitinha, Colombo ha avuto la libertà di girarsi e servire il compagno, con Zappa in ritardo nella chiusura. Ancora più critica la dinamica del secondo gol, nato dagli sviluppi di un corner, che ha visto Thorsby crossare indisturbato in un’incredibile situazione di superiorità numerica genoana in area (quattro contro tre), con il resto della difesa del Cagliari fuori posizione.




