Al termine del confronto tra Cagliari e Pisa all’Unipol Domus, l’allenatore ospite Alberto Gilardino ha offerto la sua analisi della partita. Il tecnico ha espresso una valutazione a due facce, sottolineando sia il rammarico per non aver capitalizzato un ottimo primo tempo, sia la consapevolezza di aver conquistato un risultato positivo su un campo ostico.
Approccio giusto ma vittoria mancata
Gilardino ha iniziato la sua disamina complimentandosi con i suoi giocatori per l’approccio alla gara, decisamente migliore rispetto a precedenti uscite. “Primo tempo molto bene, siamo andati in vantaggio e lì dovevamo chiudere la partita”, ha dichiarato l’allenatore, evidenziando il momento chiave in cui il Pisa avrebbe potuto ipotecare i tre punti. Tuttavia, la reazione del Cagliari ha cambiato l’inerzia del match. “È difficile giocare qui, abbiamo subito troppo per 20′ e preso due gol che non dovevamo prendere”, ha ammesso, puntando il dito contro le disattenzioni che hanno permesso ai rossoblù di ribaltare il risultato. Nonostante ciò, ha lodato la reazione finale della sua squadra, che ha lottato fino all’ultimo.
Un punto prezioso in un campo difficile
L’allenatore ha poi analizzato gli errori specifici sui gol subiti, menzionando una marcatura troppo blanda su Folorunsho e una lettura sbagliata in occasione della seconda rete del Cagliari. Ha però sottolineato l’impatto positivo dei giocatori subentrati, che “hanno dato energia e qualità”. Per Gilardino, il pareggio ha un sapore agrodolce ma prezioso: “Ci portiamo a casa un punto preso su un campo difficile”. Un risultato che, secondo il tecnico, dimostra la vitalità della sua squadra. “Venire a Cagliari e pareggiare vuol dire che siamo vivi”, ha concluso, ribadendo le buone sensazioni generali e la “spensieratezza” ritrovata, pur nella consapevolezza che c’è ancora da lavorare per migliorare.




