Kilicsoy, l'agente Pastorello: "Cagliari è la piazza ideale per crescere"
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Kilicsoy, l’agente Pastorello: “Cagliari è la piazza ideale per crescere”

Federico Pastorello, agente di Semih Kilicsoy, spiega perché Cagliari è stata la scelta ideale per il giovane talento turco, lontano dalle pressioni del suo paese e in un ambiente che ne favorisce la crescita.

In una recente intervista rilasciata a Gianlucadimarzio.com, l’agente Federico Pastorello ha approfondito le ragioni dietro il trasferimento di Semih Kilicsoy al Cagliari, sottolineando come l’ambiente sardo sia stato scelto strategicamente per favorire la crescita del giovane attaccante turco, lontano dalle pressioni mediatiche del suo paese d’origine.

La pressione in Turchia e la ricerca di tranquillità

Federico Pastorello ha descritto il contesto complesso in cui Kilicsoy si trovava al Beşiktaş. Etichettato come il “nuovo Arda Guler” e con aspettative paragonabili a un futuro al Real Madrid, il giovane ha dovuto sopportare un peso notevole. Questa situazione, aggravata dalla preferenza del club per giocatori più esperti, ha limitato le sue opportunità nella scorsa stagione. Da qui è nata l’idea di cercare una nuova sistemazione all’estero, un luogo dove potesse ritrovare serenità. “L’idea di proporlo all’estero in estate nasce dalle pressioni che subiva in Turchia: lì è considerato una star nascente, ma aveva bisogno di tranquillità”, ha spiegato Pastorello, evidenziando la necessità di un cambiamento radicale per il suo assistito.

La scelta del Cagliari e l’inserimento

La destinazione Cagliari è stata una scelta ponderata. L’agente ha rivelato di aver valutato due piste principali: il campionato olandese e la Sardegna. A far pendere la bilancia verso il club rossoblù sono stati diversi fattori: “Mi piaceva questa possibilità: il mare come a Istanbul, la gente socievole, una piazza calda ma familiare, un allenatore abituato a lavorare con i giovani e la voglia del presidente Giulini di provare colpi ambiziosi come questo”. Nonostante un arrivo in ritardo di condizione, Kilicsoy sta trovando il suo spazio. L’ambiente familiare e l’accoglienza dei compagni, simboleggiata dall’abbraccio dopo i gol, stanno facilitando il suo inserimento nel sistema di gioco di Pisacane.

Un’operazione complessa e le prospettive future

Il trasferimento di Kilicsoy non è stato semplice. Il Beşiktaş, ha raccontato Pastorello, era riluttante a cedere il giocatore in prestito con diritto di riscatto, temendo il giudizio dei propri tifosi. La trattativa è stata una “battaglia”, conclusasi con un diritto di riscatto fissato a 12 milioni di euro, a testimonianza dell’investimento e della fiducia del Cagliari. Dopo i due gol segnati, l’agente invita alla calma, pur riconoscendo il talento del ragazzo: “Ha il DNA del campione, ma la cosa più difficile per un attaccante è riconfermarsi”. L’obiettivo, ora, è affrontare ogni partita con la massima concentrazione, con la speranza che possa continuare a esprimere il suo potenziale nel campionato italiano.