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Cagliari, la crescita passa dalla mentalità: vincere è il nuovo imperativo

Il Cagliari punta a una svolta mentale per affrontare la fase decisiva della stagione. La crescita della squadra passa ora dalla consapevolezza e dalla gestione della pressione per ottenere vittorie.

In una fase determinante della stagione, per il Cagliari l’obiettivo è uno solo: fare punti e vincere, specialmente negli scontri diretti. La squadra ha mostrato significativi progressi sul piano tecnico e tattico, ma ora la sfida si sposta sul campo mentale. Per conquistare la vittoria è indispensabile una gestione impeccabile della pressione e una forte consapevolezza dei propri mezzi.

La mentalità come chiave di volta

Il compito di Fabio Pisacane è quello di infondere nel gruppo un approccio nuovo e rigoroso: partire dal presupposto che il pareggio iniziale sia un risultato da ribaltare. L’idea è quella di aggredire la partita fin dal primo minuto, cercando i tre punti come un obiettivo irrinunciabile, senza attendere gli eventi. Questo approccio proattivo è considerato più efficace delle rincorse affannose già viste durante l’anno, che richiedono un dispendio maggiore di energie fisiche e mentali in un tempo limitato. La squadra deve convincersi che la vittoria è alla sua portata e agire di conseguenza.

Le risposte positive dal gruppo

I segnali che questo cambiamento sia possibile sono già evidenti. Il Cagliari ha dimostrato di non abbattersi di fronte alle difficoltà, come le assenze, ma di saper valorizzare ogni elemento della rosa. Ai giocatori chiamati in causa sono state date fiducia e responsabilità, e le risposte sono state eccellenti. In difesa, elementi come Juan Rodriguez e Ze Pedro si sono rivelati preziose risorse. Sulla fascia, il giovane Idrissi ha già trovato il gol, mostrando una crescente personalità. Alessandro Deiola si è trasformato, diventando un pilastro fondamentale nel suo ruolo. Questo processo di maturazione ha coinvolto molti, da Felici a Borrelli, fino ai più recenti Esposito e Gaetano, in attesa dell’esplosione definitiva di talenti come Kilicsoy e Luvumbo, che a Bergamo ha sfiorato il gol.