Guido Angelozzi, direttore sportivo del Cagliari, ha tracciato un bilancio approfondito della recente finestra di calciomercato estivo, offrendo una panoramica delle strategie adottate e delle motivazioni dietro le scelte fatte dal club.
Il colpo Sebastiano Esposito
Guido Angelozzi ha esordito commentando la sua esperienza e l’operato del club: “Quando ho accettato di venire a Cagliari mi piaceva la città e la Sardegna, sono un isolano siciliano. Detto questo c’era il Cagliari, squadra affrontata da calciatore e da dirigente, volevo fare un’esperienza qui. Mi sono accorto subito che qui c’era materiale societario e di organizzazione, le cose giuste per fare bene. Ci sono da due mesi e come primo periodo mi sento soddisfatto, potevamo fare di più nel mercato anche se abbiamo fatto bene”. Il direttore sportivo ha sottolineato come ogni operazione sia frutto di un’attenta valutazione tecnica ed economica. Tra gli acquisti più significativi, Angelozzi ha evidenziato l’arrivo di Esposito, un giocatore che, nonostante le numerose richieste da parte di altre squadre, ha scelto il progetto rossoblù. “In tanti lo volevano, ma lui ha scelto noi: per me quella è un’operazione bellissima”, ha dichiarato, rimarcando l’importanza della volontà del calciatore nel processo decisionale.
Belotti, il Gallo ha scelto Cagliari
L’arrivo di Andrea Belotti è stato uno dei colpi a effetto dell’ultimo giorno di mercato, Angelozzi ha svelato i retroscena della trattativa: “Belotti ha chiamato il mister dicendo che voleva venire a Cagliari, parlo dell’ultimo giorno. Io, Romei e Giulini ci abbiamo parlato per venti minuti, abbiamo percepito la sua voglia di rivalsa e l’abbiamo preso”, ha rivelato il direttore sportivo. Un dettaglio sorprendente è emerso riguardo l’aspetto economico: “Belotti ha lasciato dei soldi per venire qua, non volevo dirlo, ma si è autofinanziato. Quando succedono queste cose io me li porto in spalla, mi hanno detto che a Como si allenava come un bambino. Un mio ex giocatore mi ha detto che sembra Berardi per lo spirito, negli allenamenti vuole sempre giocare e vincere”. Angelozzi ha difeso la scelta di puntare su un giocatore di 31 anni, considerandolo un elemento di esperienza cruciale per una rosa giovane: “Belotti non è finito, ha 31 anni, fino a 35/36 si può. Anche Lukaku ha più di 30 anni, Belotti è la storia del calcio italiano, quando ero al Sassuolo mi faceva sempre gol. Roma e Firenze sono piazze difficili, per noi lui è stato un colpo fortunato, siamo molto soddisfatti”.
Operazioni in uscita: Zortea e Piccoli
Il mercato del Cagliari ha visto anche alcune partenze inattese, come quelle di Zortea e Piccoli. Angelozzi ha chiarito le dinamiche di queste cessioni: “Il presidente aveva detto che non voleva cedere Zortea e Piccoli a meno di grandi offerte. Le abbiamo chiuse poco prima del match con la Fiorentina, non pensavamo di cederli, ma poi sono arrivate quelle grandi richieste. Ci siamo riuniti per capire cosa fare, erano operazioni importanti per la società e come settore tecnico abbiamo deciso fosse giusto cederli”. Il direttore sportivo ha specificato che le offerte per Piccoli, in particolare, provenivano da “le prime quattro della Serie A oltre a squadre straniere”, ma è stata la proposta della Fiorentina a raggiungere la cifra richiesta.
La linea verde del Cagliari: tra giovani promesse e innesti mirati
La filosofia di Angelozzi, da sempre orientata alla valorizzazione dei giovani, si riflette anche nel mercato del Cagliari. “Se guardate la mia storia, ho sempre fatto la linea verde e mi hanno sempre dato dell’incosciente. In B ho vinto con la squadra più giovane, è il mio modo di lavorare”, ha affermato. La rosa attuale è considerata “troppo giovane per la Serie A” con Belotti (31 anni) e Mina tra i pochi elementi di maggiore esperienza. Tra gli innesti mirati per il futuro e il presente, spiccano nomi come Rodriguez, un classe 2005 che ha attirato l’interesse di club come Bayern Monaco e Leverkusen, e Palestra, per il quale il presidente Giulini era inizialmente scettico. “Pensavo fosse uno dei laterali più forti in Europa, alla fine ho convinto il presidente. Lui può darci una grande mano anche se è solo in prestito”.
Il futuro di Rog e le scelte a centrocampo
Il centrocampo del Cagliari è un reparto che ha richiesto attente valutazioni. Con sette giocatori, inclusi Rog, Cavuoti e Liteta, la rosa è considerata completa per un modulo a tre: “Rog dovrebbe partire, ma deve trovare l’accordo sotto l’aspetto economico: lui sa che non rientra nei nostri piani. La società cercherà di accontentarlo”.
Il ruolo dello scouting
Angelozzi ha espresso grande apprezzamento per il settore scouting del Cagliari, guidato da Cossu e Muzzi: “Ringrazio il settore scout che ho trovato qui, da Cossu a Muzzi, ci portano tante occasioni che ci hanno facilitato il lavoro”.