Il calciomercato continua a offrire spunti di riflessione per il Cagliari, con movimenti che sorprendono gli addetti ai lavori. Al centro dell’attenzione, il passaggio di Roberto Piccoli alla Fiorentina, un’operazione che ha generato perplessità, soprattutto considerando le diverse richieste che il club rossoblù avrebbe ricevuto per il giovane attaccante. Le dinamiche di questa cessione sono state analizzate da un esperto del settore, che ha espresso il suo stupore per la scelta del club sardo.
La sorpresa di Bongiorni sulla cessione di Piccoli
Il talent scout Antonio Bongiorni, intervenuto ai microfoni di Radio Firenze Viola, ha espresso il suo stupore riguardo alla cessione di Roberto Piccoli alla Fiorentina. Bongiorni ha dichiarato: “Non credevo che il Cagliari si sarebbe privato di Piccoli”. Ha aggiunto che il club sardo aveva ricevuto “diverse richieste” per il giocatore, rendendo la decisione di lasciarlo andare ancora più inaspettata. Questa mossa di mercato solleva interrogativi sulle strategie del Cagliari, che sembra aver rinunciato a un elemento per cui c’era un certo interesse sul mercato, optando per una cessione che ha colto di sorpresa anche gli esperti del settore, evidenziando come le scelte societarie possano talvolta discostarsi dalle aspettative generali.
Il profilo di Piccoli e le ambizioni della Fiorentina
Bongiorni ha tracciato un profilo dettagliato di Roberto Piccoli, descrivendolo come un “bergamasco di razza, come li definisco io, della valle”. Ha ricordato i suoi inizi, quando fu notato in un provino per una società affiliata all’Atalanta e preso nella categoria giovanissimi B, distinguendosi per il fisico che a quell’età faceva la differenza. Sebbene inizialmente gli mancasse la qualità tecnica, è cresciuto notevolmente all’Atalanta, dove la tecnica è fondamentale, migliorando anno dopo anno fino all’esordio in prima squadra con Gasperini. Dopo aver “iniziato a girovagare per vari club”, il suo approdo alla Fiorentina, per la cifra pattuita, ha sorpreso Bongiorni. Il talent scout ha anche commentato le ambizioni della Fiorentina, che con Pioli sta cercando di “assestarsi tra le migliori, con una struttura importante e una società solida alle spalle, e di voler competere per l’Europa più grande, dopo 4 anni di Conference e spero che questo sia l’anno buono per vincere un trofeo ed essere lanciata tra le squadre che appunto disputano Europa League e Champions League”. Ha concluso che se Kean si confermerà e Piccoli “dimostrerà il suo valore con tutti gli altri attaccanti potrà fare bene”, sottolineando il potenziale del giocatore nel nuovo contesto viola.