Le parole di Mauro Cappellaro, dirigente che lo ha visto muovere i primi passi nel calcio, offrono uno spaccato interessante sulle prospettive dell’esterno rossoblù.
Il percorso di Zortea e la sua evoluzione tattica
Nadir Zortea, esterno che ha militato nel Cagliari, ha mostrato le sue qualità in un ruolo che lo ha visto spesso agire da esterno alto. Sebbene questa posizione sia stata definita “ambigua” per le sue caratteristiche, il giocatore è riuscito comunque a trovare la via del gol, dimostrando efficacia in fase offensiva. Secondo Mauro Cappellaro, dirigente della Feltrese che ha avuto modo di conoscere il giovane Zortea, la sua posizione ideale in campo è quella di quinto di centrocampo in un modulo 3-5-2. In questo schema, Zortea potrebbe esprimere al meglio le sue doti atletiche, coprendo anche settanta metri di campo, e sfruttare la sua maggiore propensione all’attacco rispetto alla fase difensiva.
Le ambizioni europee e il legame con Gasperini
Il futuro di Nadir Zortea sembra proiettato verso orizzonti ambiziosi. In una recente conversazione, il giocatore ha espresso chiaramente il suo desiderio di compiere un “passo in più” nella sua carriera, puntando a raggiungere la Nazionale e a militare in una società che partecipi alle competizioni europee. Queste dichiarazioni, riportate da Mauro Cappellaro, rivelano la sua determinazione a misurarsi ai massimi livelli. Tra le squadre che potrebbero rientrare nei suoi piani, l’Atalanta e il suo tecnico Gian Piero Gasperini sono un riferimento importante. Cappellaro ha sottolineato come Gasperini conosca e apprezzi molto Zortea, nonostante il poco spazio concessogli in passato.
La scoperta del talento: le parole di Cappellaro
Mauro Cappellaro ha ripercorso i primi passi della carriera di Nadir Zortea, raccontando come si accorse del suo talento quando il giovane primeggiava con gli Esordienti del Primiero. “Come mi accorsi di Zortea? Primeggiava con gli Esordienti del Primiero. Io sono un insegnante di educazione fisica e al contempo ero Responsabile del settore giovanile della Feltrese, avevo un collega della zona con cui ogni tanto mi sentivo. Mi segnalò che c’era questo bambino molto bravo. Andai a vederlo e rimasi stupito dalle qualità di Zortea, così avvenne poi il suo passaggio alla Feltrese”, ha dichiarato Cappellaro.