Nel panorama calcistico contemporaneo, il concetto di calciomercato si estende ben oltre le semplici trattative per l’acquisto o la cessione di calciatori. Per una società ambiziosa come il Cagliari, le vere operazioni strategiche che plasmano il futuro e l’attrattiva del club passano anche attraverso investimenti infrastrutturali di vasta portata. Ovvero la realizzazione del nuovo stadio, sulla quale sono presenti novità.
I prossimi passi verso il nuovo stadio
Il percorso per la realizzazione del nuovo stadio del Cagliari ha raggiunto una fase decisiva, con una serie di passaggi fondamentali delineati per i prossimi mesi. Un aspetto di primaria importanza da risolvere entro il mese di luglio è quello legato alla compatibilità ambientale dell’intero progetto. Si tratta di un requisito imprescindibile che necessita dell’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie per assicurare la sostenibilità dell’opera e il pieno rispetto delle normative vigenti in materia di impatto ambientale. Parallelamente a questo delicato iter, sempre entro il mese di luglio, la società rossoblù è chiamata a presentare sia il progetto definitivo dell’impianto, che ne definirà con precisione le caratteristiche strutturali, sia il nuovo piano finanziario dettagliato, essenziale per illustrare la sostenibilità economica dell’investimento complessivo.
Oltre 200 milioni di euro
La costruzione del nuovo stadio del Cagliari prevede un costo complessivo stimato che si aggira intorno ai 209 milioni di euro, una cifra considerevole che riflette l’ambizione e la complessità dell’opera. Questo ingente investimento sarà sostenuto attraverso un mix strategico di finanziamenti pubblici e privati, evidenziando la collaborazione tra diverse entità per un progetto di tale portata. La Regione Sardegna ha confermato il proprio impegno con un contributo significativo di 50 milioni di euro, riconoscendo il valore strategico dell’infrastruttura non solo per il calcio, ma anche per lo sviluppo territoriale e il turismo sportivo. Anche il Comune di Cagliari parteciperà con una quota di 10 milioni di euro, dimostrando il proprio supporto all’iniziativa. La parte più consistente dell’investimento, la fetta maggiore, sarà invece a carico diretto del club presieduto da Tommaso Giulini. Questo impegno finanziario da parte della società testimonia la forte volontà e la determinazione del Cagliari a dotarsi di una casa moderna e funzionale, capace di generare nuove opportunità e valorizzare il patrimonio sportivo della città.
L’Iter amministrativo e le scadenze FIGC
Una volta superate le fasi iniziali relative alle autorizzazioni ambientali e alla presentazione dei piani progettuali e finanziari, l’iter per il nuovo stadio del Cagliari proseguirà con passaggi amministrativi cruciali. In autunno, il Consiglio Comunale di Cagliari sarà chiamato a esprimersi in merito alla pubblica utilità dell’opera. Questo passaggio è di fondamentale importanza, poiché la sua approvazione certifica l’interesse pubblico del progetto e ne facilita la successiva realizzazione. Un altro aspetto dirimente è legato alle tempistiche imposte dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). La Federazione ha infatti stabilito che entro la fine del 2025 dovrà pervenire la validazione definitiva del progetto. Questa validazione non è un semplice adempimento burocratico, ma una condizione imprescindibile per poter procedere con l’indizione della gara d’appalto per la realizzazione dell’impianto, la cui pubblicazione è prevista per l’inizio del 2026. Il rispetto di queste scadenze è vitale per il futuro dell’infrastruttura.
Obiettivo 2030 e Euro 2032
Il cronoprogramma per la costruzione del nuovo stadio del Cagliari è ambizioso e ben definito, con l’obiettivo di iniziare i lavori effettivi nel 2027 e di concludere l’opera entro il 2030. Questo orizzonte temporale è cruciale non solo per il club e i suoi tifosi, ma anche per l’intera Sardegna. Il rispetto di queste scadenze è infatti una condizione necessaria per non perdere la possibilità di ospitare alcune gare di Euro 2032, un evento sportivo di portata internazionale che rappresenterebbe una vetrina eccezionale per l’intera isola, con ricadute positive in termini di immagine e turismo.