Ravot: “Cagliari, errore Pisacane. Serve squadra solida”

Antonio Ravot critica l’idea di affidare subito la panchina del Cagliari a Pisacane, ritenendolo un rischio. Invita la società a costruire prima una squadra solida.

Il futuro della panchina del Cagliari è al centro del dibattito, con diverse opzioni sul tavolo dopo l’addio di Davide Nicola. Tra i nomi in lizza, spicca quello di Fabio Pisacane, attuale allenatore della Primavera, ma l’ex rossoblù Antonio Ravot esprime forti dubbi sulla sua immediata promozione. Ravot sottolinea la necessità di costruire una squadra solida prima di affidarsi a un allenatore esordiente, evidenziando le difficoltà che la piazza cagliaritana presenta agli occhi dei tecnici.

Ravot scettico su Pisacane: “Rischio troppo grande”

Antonio Ravot, ex giocatore del Cagliari, ha espresso forti perplessità sull’ipotesi di affidare la panchina della prima squadra a Fabio Pisacane. In una intervista, Ravot ha dichiarato: “Gettare subito Pisacane in mezzo ai lupi sarebbe un rischio troppo grande. In primis per lo stesso Fabio. Io avrei continuato a puntare su Nicola: del resto, che appeal ha oggi la piazza isolana per un allenatore?”.  Ravot suggerisce di affiancarlo a una figura più esperta per consentirgli di crescere gradualmente e di non esporlo a pressioni eccessive. L’ex rossoblù evidenzia come, nonostante i successi ottenuti alla guida della Primavera, nessun giovane talento sia stato lanciato in prima squadra nell’ultimo anno, sollevando interrogativi sull’effettiva capacità di Pisacane di promuovere i giovani talenti.

Il bilancio sull’esperienza di Nicola

Ravot ha espresso un giudizio positivo sull’operato di Davide Nicola alla guida del Cagliari. “Secondo me Nicola è andato benissimo. Anche se avessimo perso le ultime tre partite saremmo rimasti in serie A, e questo è tutto dire.”. Nonostante le critiche mosse al gioco della squadra e all’approccio remissivo in alcune partite, Ravot sottolinea come l’obiettivo principale, la salvezza, sia stato raggiunto. Ravot riconosce che la quota salvezza sia stata eccezionalmente bassa, con soli 36 punti necessari per mantenere la categoria, ma ribadisce come Nicola abbia svolto un lavoro efficace, considerando le difficoltà incontrate. L’ex rossoblù sottolinea l’importanza della fortuna nel calcio, citando l’esempio dello spareggio promozione contro il Bari di due anni fa, dove il Cagliari fu salvato dal portiere Radunovic e da un gol in pieno recupero.

L’appeal di Cagliari e la necessità di una squadra solida

Ravot si interroga sull’attrattiva che la piazza di Cagliari esercita sugli allenatori, soprattutto considerando l’obiettivo primario di lottare per la salvezza. “Perché un allenatore oggi come oggi dovrebbe venire a Cagliari? Per rischiare di retrocedere e, conseguentemente, di non trovare più squadra l’anno seguente? Che appeal ha oggi, agli occhi di un tecnico, la piazza rossoblù se l’obiettivo è sempre quello di arrivare quartultimi?”. Ravot sottolinea come la prospettiva di dover lottare costantemente per non retrocedere possa scoraggiare molti allenatori, che preferiscono piazze più ambiziose e con maggiori garanzie. L’ex rossoblù invita la società a investire nella costruzione di una squadra solida, capace di competere per obiettivi più prestigiosi, come la qualificazione alle coppe europee. Ravot auspica che il Cagliari possa lottare per la Conference League, anziché soffrire perennemente per la salvezza.