Il calciomercato, si sa, non è fatto solo di trattative in corso e voci di corridoio, ma anche di retroscena che svelano le motivazioni dietro scelte cruciali nella carriera dei calciatori. Yerry Mina, difensore centrale del Cagliari, ha recentemente aperto il suo cuore in una lunga intervista, ripercorrendo le tappe fondamentali che lo hanno portato fino alla Sardegna. Le sue parole offrono uno spaccato interessante sulle decisioni che hanno plasmato il suo percorso, dal Barcellona alla Premier League, fino all’approdo in Serie A, rivelando anche un curioso aneddoto legato alla sua scelta tra Fiorentina e Cagliari.
Il passato blaugrana e l’esperienza in Premier League
Il percorso di Yerry Mina è stato costellato di sfide e decisioni significative fin dai primi passi nel calcio europeo. Il difensore colombiano ha ricordato il suo arrivo al Barcellona, una scelta ponderata nonostante l’interesse di altre big: “C’era anche il Real Madrid, ma io volevo il Barcellona”. Tuttavia, l’esperienza in Catalogna non fu priva di difficoltà, con un rapporto complesso con l’allora tecnico Ernesto Valverde: “Sono arrivato e Valverde mi ha parlato solo il primo giorno. Per sette mesi non mi ha rivolto la parola, pur vincendo la Liga e la Coppa ho giocato poco e ho avuto un infortunio al piede dopo un fallo da Rakitic in allenamento”. Nonostante le avversità, Mina ha tratto ispirazione da un compagno di squadra d’eccezione: “Come è stato vivere accanto a Messi? Voleva sempre vincere. Bisogna prendere esempio da lui”. La voglia di giocare lo spinse a lasciare la Spagna, anche se la tifoseria blaugrana lo “adorava”. L’opportunità arrivò dalla Premier League, con un interessamento del Manchester United di José Mourinho, che gli disse: “se stai bene giochi”. Tuttavia, fu Marco Silva a convincerlo a trasferirsi all’Everton, dove ha trascorso “5 anni belli”, lavorando anche con Carlo Ancelotti, definito “un grande”. L’esperienza inglese ha lasciato un segno profondo nel difensore, che ha concluso con un’affermazione decisa: “Ma che bella la Premier”.
L’approdo in Serie A e il “no” alla Fiorentina
Dopo l’esperienza in Inghilterra, Yerry Mina si è trovato di fronte a un bivio importante per il suo futuro, con diverse opzioni sul tavolo. Il difensore ha rivelato di aver ricevuto proposte da vari campionati e club: “C’erano Fiorentina e Cagliari. Oltre ai francesi, gli arabi, la Liga”. La sua preferenza, tuttavia, era chiara: “Volevo misurarmi con la A”. La scelta di approdare in Italia è stata dettata dalla volontà di confrontarsi con un campionato tattico e impegnativo come la Serie A. Un episodio in particolare ha influenzato la sua decisione finale tra le due squadre italiane. Mina ha raccontato di un infortunio subito in nazionale e del successivo percorso di recupero. Proprio in quel frangente, il tecnico della Fiorentina, Vincenzo Italiano, gli avrebbe posto un aut aut: “Ma il tecnico Italiano, poi mi disse: ‘Se vai in nazionale con me non giochi’”.
Mina e l’orgoglio della nazionale
La carriera di Yerry Mina è indissolubilmente legata al suo profondo attaccamento alla maglia della nazionale colombiana, un legame che ha dimostrato di essere più forte di qualsiasi clausola contrattuale o richiesta di un club. La sua risposta alla condizione posta da Vincenzo Italiano è stata categorica e ha evidenziato la sua priorità: “Alla nazionale non rinuncio, ho fatto tre gol in tre partite al Mondiale, un dono di Dio dopo momenti difficili”. Questa ferma posizione ha giocato un ruolo chiave nel suo approdo al Cagliari, una squadra che ha evidentemente rispettato e valorizzato il suo impegno con la selezione. La sua storia è un esempio di come le scelte personali e i valori di un atleta possano influenzare le dinamiche del calciomercato, portando a decisioni che vanno oltre il mero aspetto economico o sportivo.