In un pomeriggio di intensa vicinanza al popolo rossoblù, Giuseppe Ciocci, portiere del Cagliari, ha condiviso le sue profonde riflessioni dopo una sessione di allenamento a porte aperte. Le sue parole, cariche di gratitudine e ammirazione, hanno offerto uno spaccato autentico del suo legame con la squadra e della sua visione sul percorso in Serie A, delineando un quadro di fiducia e determinazione.
L’abbraccio dei tifosi e la spinta del pari
L’affetto incondizionato dei sostenitori si è rivelato, ancora una volta, una fonte inesauribile di energia per la squadra. Ciocci ha espresso la sua gioia per la massiccia partecipazione, affermando: «Siamo contenti di aver visto tanti tifosi oggi, ci danno sempre tanta carica e vogliamo continuare su questa strada». Il pareggio ottenuto contro l’Udinese è stato descritto come un momento cruciale, un punto di svolta che ha rafforzato il morale e la spinta del gruppo. Il giovane portiere ha evidenziato la convinzione che il duro lavoro settimanale sia la chiave per attrarre la fortuna, sottolineando: «Il pari di Udine ci dà morale e spinta, dobbiamo mantenere questo spirito. Contro l’Udinese c’è andata anche bene, ma col lavoro che facciamo in settimana la fortuna viene dalla nostra parte».
Caprile, un esempio da seguire
Al centro delle sue riflessioni, un tributo speciale è stato rivolto al collega di reparto, Elia Caprile. Con un sorriso, Ciocci ha riconosciuto il valore inestimabile di Caprile, definendolo con affetto «Sant’Elia» e aggiungendo: «È uno dei più in forma del campionato e penso anche in Europa, è veramente bello poter vedere in prima persona tutto il lavoro che svolge. È un grande esempio e cerco sempre di rubare il più possibile per crescere». .
Orgoglio sardo e ambizioni in Serie A
Il percorso di Ciocci con la maglia del Cagliari è intriso di un significato profondo, radicato nella sua identità sarda. Ha ricordato l’emozione del suo esordio in Serie A, avvenuto l’anno scorso a Napoli, ma ha enfatizzato come l’esperienza di giocare in casa sia «tutto più coinvolgente». La sua partecipazione per novanta minuti nella partita di Coppa Italia contro il Frosinone, finora in stagione, ha rappresentato un’ulteriore tappa nel suo cammino. Con umiltà e determinazione, ha ribadito il suo impegno a «lavorare e migliorare», vivendo il confronto con la massima serie come «un qualcosa di fantastico». L’orgoglio di far parte di un gruppo che ha sempre sostenuto fin dall’infanzia, da «primo tifoso del Cagliari», è un sentimento che lo rende «felice di essere qua». Non è mancato un apprezzamento per Pisacane, con cui aveva già condiviso l’esperienza in Primavera, riconoscendogli la capacità di trovare «le giuste parole per ciascuno di noi».
