Il pareggio tra Cagliari e Verona ha alimentato il dibattito sulle prestazioni della squadra. A fare il punto della situazione è intervenuto Riccardo Dessì, ex terzino rossoblù, che ha offerto una lettura critica ma lucida della gara ai microfoni della trasmissione Rossoblù 100, condotta da Bruno Corda.
L’analisi di Dessì parte da un dato inequivocabile: il Cagliari avrebbe potuto indirizzare la partita in modo ben diverso fin dalle prime battute. “Non so se vi siete accorti, ma dopo dieci minuti il Cagliari poteva già essere avanti 2-0”, ha dichiarato l’ex difensore, sottolineando come la squadra abbia fallito nel concretizzare un avvio promettente. Questa incapacità di finalizzare le azioni offensive viene ricondotta, in parte, all’assenza di un vero finalizzatore. “Purtroppo, dopo l’infortunio di Belotti, manca una vera punta capace di buttarla dentro”, ha aggiunto Dessì.
Le considerazioni di Dessì si estendono anche alle scelte tattiche e alla tenuta difensiva. Pur non volendo “condannare pienamente l’allenatore”, l’ex rossoblù ha suggerito che in questa occasione ci sia stata una certa “esagerazione” nelle decisioni. La partita, a suo dire, era “da vincere con tranquillità, da gestire”, ma il Cagliari ha finito per subire un Verona che, al netto di Gagliardini, è stato giudicato come una squadra con “davvero poco” da offrire.
Nonostante le critiche, Dessì ha riservato parole di elogio per il portiere Caprile. “Su Caprile, invece, non c’è più nulla da aggiungere: anche stavolta è stato semplicemente decisivo”, ha concluso l’ex giocatore, riconoscendo ancora una volta il ruolo fondamentale dell’estremo difensore nel mantenere il risultato.




