L’Unipol Domus ha ospitato una sfida impegnativa per il Cagliari, che ha visto i rossoblù affrontare l’Inter in un incontro conclusosi con una sconfitta per 2-0. Nonostante il risultato, la partita ha offerto spunti di riflessione e ha messo in luce sia le difficoltà che alcuni segnali di reazione da parte della squadra di casa.
La cronaca di una sfida complessa
Fin dai primi minuti, l’Inter ha imposto il proprio ritmo, trovando il vantaggio al nono minuto con un colpo di testa di Lautaro Martinez. La reazione del Cagliari è stata complicata da un approccio troppo prudente, che ha lasciato poco spazio alle iniziative offensive. Un momento cruciale è stato l’infortunio di Belotti, costretto a lasciare il campo dopo uno scontro, privando la squadra di un punto di riferimento in attacco. Nonostante le difficoltà, i rossoblù hanno cercato di riorganizzarsi, sfiorando il pareggio con un’incornata di Folorunsho che si è stampata sul palo, un episodio che avrebbe potuto riaprire la gara. Tuttavia, è stato Pio Esposito dell’Inter, subentrato nella ripresa, a siglare il raddoppio, chiudendo definitivamente i giochi.
Prestazioni individuali e spirito di sacrificio
Nonostante la sconfitta, alcuni elementi del Cagliari hanno mostrato impegno e determinazione. Caprile si è distinto con un intervento decisivo su Thuram, mentre Palestra ha evidenziato una crescita nel corso della partita, proponendosi con un cross interessante. Un plauso va a Esposito del Cagliari, che ha svolto un lavoro prezioso, aiutando in fase difensiva e fornendo un assist perfetto per il palo di Folorunsho. Anche Belotti, prima dell’infortunio, aveva tenuto impegnata la difesa avversaria, e Prati, subentrato, ha ingaggiato un duello continuo con Barella, dimostrando carattere. Questi segnali, seppur in un contesto di sconfitta, rappresentano la base su cui costruire per il futuro.
Le difficoltà e la necessità di reazione
La partita ha evidenziato anche le aree in cui il Cagliari deve migliorare. Alcuni giocatori, come Luperto e Deiola, hanno avuto una prestazione al di sotto delle aspettative, con errori in marcatura e passaggi imprecisi. L’atteggiamento iniziale della squadra, giudicato troppo passivo dal tecnico Pisacane, ha permesso all’Inter di gestire il gioco con troppa facilità. La marcatura molle su Pio Esposito dell’Inter in occasione del secondo gol è un esempio delle disattenzioni che sono costate care.




