La sfida tra Cagliari e Inter ha visto una direzione arbitrale solida e convincente, capace di gestire un incontro ad alta intensità. L’arbitro Piccinini ha saputo mantenere il controllo di una gara ricca di agonismo, le sue decisioni chiave sono state analizzate e confermate come corrette, contribuendo a un regolare svolgimento del match.
La gestione arbitrale di Piccinini
La direzione di gara affidata a Piccinini nella partita tra Cagliari e Inter ha ricevuto un giudizio positivo, con un punteggio di 6,5. L’arbitro ha affrontato un incontro caratterizzato da un elevato livello di agonismo, ma che non è mai degenerato in cattiveria. Il suo operato è stato efficace nel mantenere la disciplina, come dimostrano i ventisette falli fischiati e i soli due provvedimenti disciplinari adottati. La sua capacità di leggere le situazioni di gioco e di posizionarsi correttamente è stata fondamentale per la gestione degli episodi più delicati, garantendo un flusso di gioco coerente e decisioni tempestive. La collaborazione con gli assistenti Mastrodonato e Moro è stata descritta come buona, contribuendo a una gestione complessiva senza intoppi significativi.
L’episodio Thuram e la decisione sul rigore
Uno degli episodi più discussi della partita ha riguardato un contatto in area di rigore del Cagliari che ha visto protagonista l’attaccante dell’Inter, Thuram. L’analisi dell’azione ha evidenziato come il giocatore nerazzurro fosse già in una fase di leggero sbilanciamento al momento dell’ingresso in area. Il contatto con Luperto, che si trovava di fronte a lui, è stato giudicato di entità minima e non determinante per la caduta. L’impressione generale è che Thuram fosse già in procinto di cadere e che non vi sia stata alcuna azione fallosa da parte del difensore del Cagliari. La posizione dell’arbitro Piccinini, che si trovava proprio davanti ai due giocatori con visuale libera, gli ha permesso di valutare l’episodio in tempo reale e di far proseguire il gioco, una decisione che è stata ritenuta corretta e in linea con il regolamento.
La regolarità delle reti segnate
La partita ha visto la realizzazione di diverse reti, la cui regolarità è stata attentamente esaminata. Il gol siglato da Lautaro è stato convalidato senza riserve. L’attaccante non ha commesso alcuna infrazione nei confronti di Obert, il quale si è abbassato senza subire spinte o pressioni irregolari che potessero invalidare l’azione. Allo stesso modo, la rete di Pio Esposito è stata giudicata assolutamente regolare. L’azione che ha portato al gol ha visto Çalhanoglu servire Dimarco, il quale al momento del passaggio era tenuto in gioco da ben tre difensori del Cagliari: Mina, Idrissi e Luperto, quest’ultimo posizionato come ultimo uomo della linea rossoblù. Queste valutazioni hanno confermato la validità di tutte le marcature, contribuendo a un risultato finale privo di contestazioni arbitrali significative riguardo le segnature.
I provvedimenti disciplinari e il ruolo del VAR
Per quanto concerne l’aspetto disciplinare, l’arbitro Piccinini ha estratto due cartellini gialli, entrambi ritenuti appropriati e giustificati dalle circostanze. La prima ammonizione è stata comminata a Barella, reo di un intervento in ritardo sul piede destro di Felici, un’azione che ha richiesto l’intervento sanzionatorio. La seconda sanzione è stata inflitta a Carlos Augusto, il quale, nel recupero del primo tempo, ha riportato in campo un pallone che era uscito dal terreno di gioco con l’evidente intento di ritardare la ripresa del gioco da parte del Cagliari. Sul fronte della tecnologia, il VAR, sotto la supervisione di Doveri, ha avuto una serata tranquilla, con un giudizio di 6. Il suo intervento non è stato richiesto per episodi controversi di rilievo, a testimonianza della chiarezza delle decisioni prese in campo e della gestione complessiva della partita.