La recente nomina di Fabio Pisacane alla guida della prima squadra del Cagliari continua a far discutere. Dopo i commenti positivi di alcuni ex rossoblù, si aggiunge ora la voce critica di Luigi Piras, storico attaccante del club isolano, che in un’intervista rilasciata a La Nuova Sardegna ha espresso forti perplessità sulla scelta del presidente Giulini. Le parole di Piras, figura di spicco nella storia del Cagliari, gettano un’ombra di dubbio sul futuro della squadra, sollevando interrogativi sulle reali motivazioni dietro questa decisione.
I dubbi di Piras sulla scelta di Pisacane
Luigi Piras non nasconde le sue perplessità riguardo alla promozione di Pisacane, sottolineando la sua scarsa esperienza come allenatore a livello professionistico. “Io Pisacane come allenatore non l’ho quasi mai visto, è difficile ora come ora entrare nello specifico”, afferma Piras, evidenziando come sia prematuro esprimere un giudizio definitivo. Tuttavia, l’ex attaccante non manca di sollevare dubbi sulle ragioni che hanno portato a questa scelta: “In generale, se una società si affida ad un allenatore della Primavera dall’inizio dell’anno, qualche dubbio può venirti”.
Le possibili motivazioni dietro la decisione di Giulini
Piras ipotizza che dietro la scelta di Pisacane possano esserci motivazioni economiche o legate alla difficoltà di trovare un allenatore disposto ad accettare la panchina del Cagliari nelle attuali condizioni. “Dietro a questa scelta potrebbe esserci qualche problema economico per pagare un altro allenatore”, suggerisce Piras, aggiungendo: “In alternativa il fatto potrebbe essere che un tecnico dell’U 20 potrebbe accettare una squadra che, senza rinforzi, un altro non accetterebbe”. Nonostante le perplessità, Piras riconosce che la società avrà avuto le sue ragioni: “Chi ha scelto Pisacane sicuramente lo conosce bene, se l’ha fatto avrà visto qualcosa in lui!”.
Il precedente del 1975/76 e il rischio retrocessione
Piras ricorda un precedente simile nella storia del Cagliari, risalente alla stagione 1975/76, quando Tiddia sostituì Suarez alla guida della squadra. “Erano finiti i tempi della Saras di Moratti, di Rovelli: non c’erano soldi per un altro tecnico, è successo nel 1976”, spiega Piras, sottolineando come anche in quel caso la scelta fosse dettata da ragioni economiche. L’ex attaccante ricorda che quella stagione si concluse con la retrocessione, anche se precisa che fu condizionata dall’infortunio di Gigi Riva: “In quella stagione c’è da dire che la squadra retrocesse, il tutto però sottolineando che si infortunò Gigi Riva. La società aveva deciso di puntare sui ragazzi ed infatti iniziammo a giocare io e Pietro Paolo Virdis”.