Fabregas studia il Cagliari: "Una squadra fisica e difficile da interpretare"
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Como, Fabregas: “Obiettivo Europa? Tutto può succedere. Io e Pisacane siamo amici”

Alla vigilia di Como-Cagliari, l’allenatore Cesc Fabregas ha analizzato così la partita. Ecco le sue parole in conferenza stampa

Alla vigilia della sfida tra Como and Cagliari, Cesc Fabregas ha presentato la partita in conferenza stampa.

L’analisi dell’allenatore sul valore del Cagliari

Secondo Fabregas, il Cagliari rappresenta un avversario di tutto rispetto, capace di mettere in difficoltà chiunque. “Lavora molto bene, con bei giocatori e tanta esperienza”, ha dichiarato, evidenziando come la squadra sarda possieda una struttura e idee di gioco molto chiare. Una delle difficoltà maggiori, secondo l’allenatore del Como, risiede nell’imprevedibilità tattica dei rossoblù, che possono alternare la difesa a quattro o a cinque. Fabregas ha inoltre messo in guardia i suoi sulla pericolosità degli attaccanti avversari, descritti come “giocatori veloci o che dalla panchina possono cambiare la partita”. La sfida si prospetta anche molto fisica, dato che il Cagliari è considerato da Fabregas “una delle squadre più alte e fisiche d’Europa”.

Le parole su Palestra e il legame con Pisacane

Un elogio particolare è stato riservato a un giovane talento del Cagliari: “Palestra? Una delle grandi sorprese del campionato, è fortissimo, non lo conoscevo”, ha ammesso Fabregas, riconoscendo il valore del giocatore. L’allenatore ha anche menzionato il suo rapporto di amicizia con Fabio Pisacane: “Lo conosco bene, abbiamo una bella amicizia”, ha confidato, rivelando di averlo chiamato dopo la partita con il Verona per un confronto. Per Fabregas, la partita contro il Cagliari è un banco di prova fondamentale: “Se vogliamo essere là davanti dobbiamo vincere”.  Infine parlando dell’obiettivo Europa ha concluso: “Tutto può succedere. Nessuno pensava che la Fiorentina fosse ultima in classifica, ma può succedere. Come il Leicester che ha vinto la Premier League. Noi piedi per terra, umiltà assoluta e continuare a lavorare”.