L’eco di un gol storico, quello siglato nella semifinale d’andata di Coppa Uefa del 1994 contro l’Inter, risuona ancora nelle parole di Antonio Criniti. L’ex attaccante del Cagliari, figura iconica per i tifosi rossoblù, ha offerto la sua prospettiva sulla prossima sfida che vedrà la squadra sarda affrontare i nerazzurri all’Unipol Domus. Intervistato da Tuttocagliari.net, Criniti ha delineato un quadro chiaro delle aspettative e delle strategie che, a suo avviso, il Cagliari dovrebbe adottare per affrontare un avversario di tale calibro.
Il nuovo volto del Cagliari: audacia e rinnovamento
Criniti ha espresso un giudizio positivo sull’inizio di stagione del Cagliari, evidenziando un cambio di passo significativo rispetto al campionato precedente. “Ho notato una squadra decisamente più audace e sfrontata rispetto all’anno scorso,” ha osservato l’ex attaccante. “Si percepisce la volontà di mettere in pratica il gioco voluto da Pisacane.” Questo rinnovamento non è solo tattico, ma anche di organico, con l’arrivo di elementi importanti come Marco Palestra, un esterno capace di saltare l’uomo e fornire assist preziosi, che, secondo Criniti, “sarà una manna dal cielo per un attaccante come Belotti.” L’ex rossoblù ha inoltre sottolineato il miglioramento dell’attitudine mentale del gruppo, frutto di profondi cambiamenti che hanno coinvolto non solo la rosa e lo staff tecnico, ma anche la dirigenza, con l’arrivo del direttore sportivo Guido Angelozzi. “L’arrivo di un direttore sportivo come Guido Angelozzi, che conosco bene, è un segnale importante,” ha aggiunto Criniti. “È un vero uomo di calcio, un profondo conoscitore del campionato.”
La sfida con l’Inter: un esito tutt’altro che scontato
Nonostante la forza dell’Inter, Criniti non considera l’esito della partita già scritto. “L’Inter avrà la pressione di dover conquistare i tre punti a tutti i costi, e questo potrebbe giocare a favore del Cagliari,” ha spiegato. “Il risultato non è affatto scritto; mi aspetto una sfida aperta e combattuta.” L’ex attaccante ha evidenziato come l’attuale Cagliari, con giocatori come Yerry Mina, sia profondamente diverso dalla squadra della stagione precedente, che, a suo dire, era “disunita e poco coesa.” Criniti ha precisato di non attribuire alcuna colpa all’allora tecnico Davide Nicola, che sta svolgendo un ottimo lavoro a Cremona, ma ha ribadito che “ora la situazione è sensibilmente migliorata.” Ha ricordato, a riprova della ritrovata solidità, la sconfitta subita dal Cagliari a Napoli solo al novantacinquesimo minuto, un segnale di grande resilienza.
L’imperativo tattico: coraggio e intraprendenza
Il messaggio più forte di Criniti riguarda l’approccio tattico che il Cagliari dovrebbe adottare contro i nerazzurri. “Sarebbe un errore madornale per Pisacane affrontare l’Inter con un atteggiamento passivo,” ha dichiarato con fermezza. “Il Cagliari deve scendere in campo a viso aperto, con grande convinzione, perché non ha assolutamente nulla da perdere.” L’ex attaccante ha esortato la squadra a giocare con coraggio e intraprendenza, senza timori reverenziali, sottolineando che solo un atteggiamento proattivo potrà mettere in difficoltà un avversario blasonato come l’Inter.
