Le polemiche arbitrali e le decisioni federali continuano a infiammare il dibattito nel mondo del calcio italiano. Pasquale Foggia, attuale direttore sportivo del Pescara, ha espresso forti critiche sul sistema, ricordando episodi controversi del passato che hanno penalizzato la sua carriera e le squadre in cui ha militato.
Foggia critica il sistema calcio italiano
Pasquale Foggia, con un passato da calciatore e ora dirigente sportivo, non ha risparmiato critiche al sistema calcio italiano, definendolo arretrato sia a livello di strutture che di gestione. Le sue parole sono un grido d’allarme contro un sistema che, a suo dire, perde credibilità a causa di decisioni discutibili e tempistiche inappropriate. Foggia ha sottolineato come le polemiche e le incertezze influenzino negativamente il lavoro di tutti, dai giocatori ai magazzinieri, che vivono in funzione della squadra e della categoria. “Quando si dice che il calcio italiano è indietro, di strutture e dirigenti, purtroppo è vero e non è possibile che un sistema perda di credibilità in questo modo”, ha affermato Foggia, evidenziando come le conseguenze di tali decisioni ricadano sui tifosi e sulle società che investono ingenti somme di denaro. L’ex calciatore ha poi aggiunto: “È qualcosa di sbagliato, viene penalizzato tutto il sistema calcio italiano”.
Il ricordo di Benevento-Cagliari
Foggia ha ricordato un episodio specifico che lo ha particolarmente segnato: la polemica legata a un Benevento-Cagliari di diversi anni fa, che a suo dire costò la retrocessione alla sua squadra. Questo ricordo è riemerso in seguito alle polemiche riguardanti il playout tra Salernitana e Sampdoria, con Foggia che ha espresso solidarietà verso le squadre coinvolte. “Ricordo la mia e la nostra polemica in un Benevento-Cagliari che ci costò la retrocessione”, ha dichiarato, sottolineando come situazioni simili si ripetano nel tempo, minando la credibilità del calcio italiano. Foggia ha poi espresso il suo disappunto per la situazione che si è venuta a creare a Salerno, definendo “illogico e imbarazzante” che i calciatori debbano preparare una partita senza conoscere con certezza l’avversario. “In generale però posso dire che la cosa assurda è che Salerno e Genova, sponda Samp, debbano giocare uno spareggio per non retrocedere quando, per blasone, meriterebbero decisamente di più”, ha concluso Foggia, ribadendo la sua critica verso un sistema che, a suo avviso, penalizza le squadre più meritevoli.