Cagliari, Giulini: "Non potevamo perdere Pisacane. Angelozzi uomo giusto"

Giulini: “Cagliari identitario e sostenibile. Stadio? A ottobre sapremo di più”

Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, svela la visione a lungo termine del club: identità sarda, sostenibilità, valorizzazione dei giovani e il futuro dello stadio. Un progetto che punta alla crescita del calcio isolano.

Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, ha delineato la visione strategica del club in una recente intervista, offrendo uno sguardo approfondito sulle direzioni future della società. Le sue parole, rilasciate a un quotidiano sassarese, hanno acceso i riflettori su un percorso che mira a consolidare l’identità isolana e a promuovere una crescita sostenibile, toccando temi cruciali come la gestione sportiva, lo sviluppo infrastrutturale e il legame con il territorio.

La visione a lungo termine di Giulini

Il Cagliari si proietta verso un futuro basato su un progetto di ampio respiro, che richiede compattezza e unità da parte di tutte le componenti: società, squadra e tifosi. Giulini ha sottolineato come la scelta di affidarsi a figure chiave sia stata dettata da una prospettiva lungimirante, non da un azzardo. “Il nostro è un cammino che necessita del contributo di tutti, specialmente nelle fasi iniziali”, ha affermato il presidente, evidenziando l’importanza di un fronte comune. Al centro di questa filosofia c’è l’identità sarda, un valore che il club intende far “esplodere” dopo anni di rafforzamento. La sostenibilità è un pilastro fondamentale di questa crescita, non un mero slogan. La presenza in rosa di quattro calciatori sardi come Deiola, Ciocci, Idrissi e Pintus, tutti cresciuti nel vivaio, è la dimostrazione tangibile di questo impegno, un esempio concreto del lavoro che il Cagliari intende portare avanti stagione dopo stagione.

Il settore giovanile e il supporto al calcio isolano

La valorizzazione dei talenti locali non si ferma alla prima squadra. Il settore Primavera del Cagliari è un crocevia di giovani promesse, sarde e non, che vengono formati con l’obiettivo di raggiungere la Serie A, sotto la guida di tecnici che ne conoscono a fondo il potenziale. Il club rossoblù si impegna attivamente anche nel sostenere l’intero movimento calcistico isolano. “Abbiamo un interesse primario a vedere crescere l’intero contesto sportivo della Sardegna”, ha dichiarato Giulini, ribadendo la disponibilità a collaborare e a cedere giovani calciatori per favorirne la crescita. La partnership con l’Olbia, seppur in un momento difficile per quest’ultima, e la cessione di Carboni alla Torres, dove l’ex capitano della Primavera è destinato a diventare un punto di riferimento, sono esempi chiari di questa politica di supporto reciproco.

Strategie di mercato e il nuovo stadio

Sul fronte del calciomercato, il Cagliari adotta un approccio strategico e diretto. La trattativa per l’acquisizione di Esposito, ad esempio, ha visto il presidente Giulini intervenire personalmente nell’”ultimo miglio” per definire l’operazione, un modus operandi che si ripete nelle trattative più significative, come nel caso del confronto diretto con Marotta. Parallelamente, il progetto del nuovo stadio procede con soddisfazione. Il lavoro svolto nell’ultimo anno con la Regione e il Comune ha creato un consenso unanime sulla necessità della nuova infrastruttura. Il club ha optato per una fase di stand-by di un paio di mesi, in attesa di comprendere se il governo destinerà fondi per gli Europei, che richiederebbero uno stadio da 30mila posti. Il Cagliari, tuttavia, ritiene che una capienza di 25mila posti sia ideale per le proprie esigenze. “Se entro ottobre non avremo certezze sui fondi, proseguiremo autonomamente il nostro percorso”, ha precisato Giulini, confermando la determinazione del club a dotarsi di una casa moderna e funzionale.