Al termine della sfida tra Juventus e Cagliari, l’ex arbitro Luca Marelli ha offerto a Dazn un’analisi dettagliata degli episodi arbitrali più discussi del match. L’esperto si è concentrato su due momenti chiave che hanno generato polemiche, fornendo una lettura tecnica delle decisioni prese dal direttore di gara Crezzini.
Contatto Kostic-Palestra
Il primo caso analizzato risale ai primissimi secondi di gioco, precisamente al 25°, quando Kostic e Palestra sono caduti nell’area di rigore della Juventus. Secondo Marelli, la decisione dell’arbitro di assegnare un calcio di punizione ai bianconeri è corretta. La ricostruzione evidenzia come sia stato Palestra a iniziare l’azione fallosa con una trattenuta su Kostic fuori dall’area. Anche il successivo contatto tra i piedi dei due giocatori è avvenuto al di fuori della zona di rigore, motivo per cui il VAR non avrebbe potuto intervenire in alcun modo. L’unico appunto mosso a Crezzini è stato il fischio tardivo, che ha potuto alimentare qualche discussione, sebbene le proteste siano state contenute proprio per la chiara dinamica dell’azione.
Nessun rigore al 93′
L’altro episodio significativo è avvenuto al 93° minuto, quando il Cagliari ha reclamato un calcio di rigore per un presunto tocco di mano di Miretti. Gianluca Gaetano, dopo un colpo di testa, ha protestato vivacemente. Tuttavia, l’analisi di Marelli ha svelato una dinamica diversa: il giocatore della Juventus non ha mai toccato il pallone. Al contrario, è stato lo stesso Gaetano a colpire la sfera con il proprio braccio sinistro dopo l’impatto con la testa. Di conseguenza, non c’erano assolutamente gli estremi per concedere il penalty, dato che il contatto imputato a Miretti non è mai avvenuto.




