Gianluca Gaetano si apre in una recente intervista a L’Unione Sarda, raccontando il suo momento d’oro con la maglia del Cagliari. Il centrocampista esprime tutta la sua gioia per l’esperienza in Sardegna, un luogo che non è più solo una tappa professionale, ma una vera e propria scelta di vita. Dalle parole del giocatore emerge un profondo legame con la città e un rinnovato entusiasmo per il suo ruolo in squadra.
Un nuovo ruolo e più divertimento
Il cambiamento tattico ha portato una ventata di freschezza nella carriera di Gaetano. Arretrare il suo raggio d’azione gli ha permesso di essere più coinvolto nella manovra, come da lui stesso sottolineato: “Mi diverto di più, tocco più palloni”. Questa nuova posizione in campo non solo gli sta regalando maggiore continuità, ma esalta anche la sua visione di gioco. Il centrocampista, che fin da giovane si è ispirato a Marek Hamsik, non si considera un bomber, ma un uomo al servizio della squadra, il cui compito primario è “far giocare bene i compagni”. Gaetano ha inoltre evidenziato la crescita qualitativa della rosa del Cagliari, attribuendo parte del merito ai nuovi innesti come Esposito e Folorunsho.
Cagliari, una scelta che ha cambiato la vita
Il rapporto tra Gaetano e Cagliari va oltre il rettangolo di gioco. Quello che era iniziato come un legame professionale durante i sei mesi sotto la guida di Claudio Ranieri si è trasformato in un sentimento profondo per la città e il suo ambiente. Il giocatore ha anche condiviso un momento personale molto delicato, l’incidente occorso alla moglie durante la gravidanza, una grande paura che si è poi dissolta con la nascita dei suoi figli. Gaetano non nasconde l’ambizione di vestire la maglia della Nazionale, pur vivendola senza ossessioni. Infine, la testa è già al prossimo impegno: “Ci servono quei tre punti. Daremo tutto”, ha dichiarato in vista della partita con il Genoa, mostrando gratitudine per il costante supporto dei compagni e dei tifosi.
