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Joao Pedro: “Tornerò a Cagliari, andrò allo stadio di nascosto”

Joao Pedro, ex attaccante del Cagliari, si confida in un’intervista a L’Unione Sarda, esprimendo nostalgia per l’Italia e la Sardegna. Ripercorre la sua carriera, i rimpianti e il desiderio di tornare a Cagliari, anche “di nascosto”, per rivivere le emozioni del passato. Un legame indissolubile con la città e un elogio all’amico Pisacane.

In una recente intervista rilasciata a L’Unione Sarda, l’ex attaccante del Cagliari, Joao Pedro, ha condiviso profonde riflessioni sul suo passato in Sardegna, le sue esperienze professionali e il forte legame che ancora lo unisce alla città e alla maglia rossoblù. Le sue dichiarazioni offrono uno spaccato intimo del suo percorso, tra nostalgia, rimpianti e la promessa di un ritorno, seppur discreto, nella sua amata Cagliari.

Il legame indissolubile con Cagliari e il desiderio di ritorno

Joao Pedro ha espresso una profonda nostalgia per l’Italia e, in particolare, per Cagliari, città che considera una seconda casa. Nonostante le sue attuali esperienze calcistiche all’estero, il richiamo della Sardegna rimane forte. L’ex capitano rossoblù ha rivelato che la sua famiglia vive un’atmosfera prettamente italiana, grazie anche alla cucina della moglie Alessandra e al fatto che i suoi figli sono italiani. Questa quotidianità alimenta il suo desiderio di tornare a vivere in Italia. Il suo attaccamento a Cagliari è tale che ha già in mente un piano per il suo ritorno: “Tornerò. Non posso non tornare”, ha affermato, aggiungendo che andrà allo stadio “nascosto, non mi vedrà nessuno” per rivivere le emozioni che solo lì ha provato. Prima di recarsi allo stadio, ha in programma di prendere un caffè in Piazza Yenne, un rito che ha mantenuto per anni durante la sua permanenza in città. Questo gesto simbolico sottolinea il suo desiderio di riconnettersi con i luoghi e le abitudini che hanno segnato una parte significativa della sua vita.

Riflessioni sulla carriera e le scelte passate

Nel corso dell’intervista, Joao Pedro ha ripercorso alcune tappe fondamentali della sua carriera, dalla sua esperienza in Messico, dove ha ritrovato serenità e prestazioni, alla scelta di trasferirsi al Fenerbahce. Riguardo quest’ultima, ha dichiarato di non avere rimpianti, considerandola la decisione giusta in quel momento, nonostante l’esito non sia stato quello sperato. “Non mi piace pentirmi se un’esperienza non è andata a buon fine. È stata la scelta giusta in quel momento”, ha spiegato, sottolineando il raggiungimento di un secondo posto in Turchia e la vittoria di una coppa come traguardi importanti. Ha anche ricordato con orgoglio la sua convocazione in Nazionale, definendola un onore e la realizzazione di un sogno d’infanzia. Un altro episodio significativo è stato il mancato ritorno alla Salernitana dopo l’esperienza al Gremio. Joao Pedro ha ammesso di essere stato mentalmente provato e vicino al ritiro, ma ha ringraziato la moglie per avergli dato la forza di ripartire. Ha rivelato che il contratto con la Salernitana era già firmato, ma l’accordo è saltato inspiegabilmente a causa di “persone e cose che hanno ostacolato il discorso”, impedendogli di rientrare in Italia.

L’amarezza per l’addio e l’episodio di Venezia

L’ex attaccante ha toccato anche il delicato tema della fine del suo ciclo a Cagliari, attribuendola a “tante cose che sono successe extra campo”. Ha espresso il rammarico per l’errore commesso a Venezia, un episodio che lo tormenta ancora. Ha paragonato la sensazione a quella provata da un tennista come Sinner, che dopo aver avuto match point non riesce a chiudere la partita, sottolineando come a volte basti un singolo punto o un gol per cambiare il destino. Nonostante il dispiacere per quell’episodio, ha riconosciuto che da lì il Cagliari ha saputo ripartire, disputando una Serie B “pazzesca” culminata con il gol di Pavoletti al 94′. Joao Pedro ha anche rivelato di essere stato pronto a parlare e a “metterci la faccia” dopo la partita di Venezia, ma gli è stato impedito.

L’elogio a Fabio Pisacane allenatore

Joao Pedro ha speso parole di grande stima per Fabio Pisacane, suo ex compagno di squadra e ora allenatore della Primavera del Cagliari. Non si è detto sorpreso dalla scelta di Pisacane di intraprendere la carriera da tecnico, riconoscendone l’intelligenza, la dedizione allo studio e la profonda conoscenza del calcio. Ha sottolineato come Pisacane abbia dimostrato di essere all’altezza del ruolo, anche in un contesto competitivo come il campionato Primavera, dove vincere è sempre difficile. “È un ragazzo perbene, un gran lavoratore e si merita il meglio”, ha concluso Joao Pedro.