L’ex Corti scuota il Cagliari: “Poteva fare di più, deve osare”

L’ex portiere critica l’atteggiamento del Cagliari e invita a osare di più. Appoggio a Pisacane, ma Giulini deve fare la sua parte per costruire una squadra competitiva.

Roberto Corti, ex portiere del Cagliari e figura storica del club, ha espresso un parere schietto sulla stagione appena conclusa e sulle prospettive future della squadra. Corti non ha nascosto una certa insoddisfazione per l’atteggiamento troppo prudente mostrato in campo, sottolineando la necessità di osare di più per ambire a risultati migliori.

Un Cagliari troppo timido secondo Corti

Corti non usa mezzi termini nel valutare il campionato del Cagliari: “Io dico che il Cagliari avrebbe tranquillamente potuto fare qualcosa in più. Ogni tanto la squadra ha un po’ tirato i remi in barca… Raramente ho visto da parte dell’undici di Nicola l’atteggiamento deciso di chi dice: ‘Oggi osiamo, andiamo a vincere!’. Insomma, siamo stati troppo conservativi”. L’ex portiere riconosce che la salvezza è stata raggiunta anche grazie alle difficoltà delle dirette concorrenti, ma insiste sul fatto che la squadra avesse le potenzialità per ottenere risultati più gratificanti. “Per fortuna le dirette concorrenti sono andate sempre a rilento. Questo ha permesso ai rossoblù di salvarsi abbastanza tranquillamente. E meno male, dico io: un Cagliari in serie B sarebbe stato una bruttissima cosa. Rimane il fatto che questa squadra avrebbe potuto ottenere dei risultati un po’ migliori…”, ha aggiunto Corti.

Pisacane, una scommessa da sostenere

L’arrivo di Fabio Pisacane sulla panchina del Cagliari rappresenta una scelta coraggiosa da parte della società. Corti si dice fiducioso nelle capacità del giovane allenatore, ma avverte: “Auguro a Fabio tutto il bene del mondo, perché lui è un giovane che ha grandi capacità. Bisognerà vedere come, a fronte della sua giovane età, riuscirà a gestire tutte le pressioni che porta in dote la serie A”. L’ex portiere sottolinea l’importanza del sostegno da parte del presidente Giulini, chiamato a costruire una squadra competitiva e a supportare le scelte del nuovo tecnico. “È chiaro che anche il presidente dovrà metterci del suo, costruendo una squadra tecnicamente valida e assecondando i desiderata del suo giovane allenatore. Potrebbe cominciare, magari, col ringiovanire la rosa”. Corti suggerisce di ripartire da giocatori esperti come Yerry Mina, considerati fondamentali per creare una base solida su cui costruire il futuro del Cagliari. “Io ripartirei da Mina, che per fortuna è rimasto. Un asse portante composto da elementi d’esperienza è fondamentale per inaugurare un nuovo corso virtuoso”.