Il mondo del calcio cagliaritano si stringe in un abbraccio commosso, colpito da una dolorosa perdita che va oltre il campo da gioco, toccando le corde più profonde della comunità. La notizia della scomparsa di Luca Porceddu, atleta di “Cagliari Una Ragione in Più”, ha lasciato un vuoto significativo, ricordando a tutti il valore inestimabile dello sport come strumento di inclusione e legame sociale.
Il ricordo di Luca Porceddu e il ruolo di “Una Ragione in Più”
Porceddu, all’età di 48 anni, è venuto a mancare a causa di un malore improvviso. La sua scomparsa ha profondamente scosso la squadra “Cagliari Una Ragione in Più”, parte integrante del circuito DCPS (Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale) Sardegna, con cui Luca aveva costruito un legame indissolubile. I funerali sono stati fissati per sabato 2 agosto, un momento di raccoglimento per tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato.
L’impatto del calcio sulla vita di Luca
Per Luca, il calcio non era solo una passione, ma un pilastro fondamentale della sua esistenza. Vivere lontano dalla sua famiglia, con l’unica sorella residente in Sicilia, lo aveva portato a trovare nella squadra una vera e propria famiglia allargata. Il suo compagno di squadra e amico, Manuel Porru, con cui condivideva l’appartamento a Massama, ha voluto che Luca indossasse l’amata divisa del Cagliari per l’ultimo saluto, a testimonianza del profondo legame che li univa. L’attività sportiva gli aveva permesso non solo di migliorare la sua condizione fisica, ma soprattutto di coltivare amicizie e conoscenze, integrandosi pienamente a livello sociale.
Il cordoglio della comunità calcistica
La notizia della sua scomparsa ha generato un’ondata di cordoglio che ha coinvolto l’intero panorama calcistico. Elisabetta Scorcu, vicepresidente del Consiglio Direttivo della DCPS e Football Social Responsibility Officer del Cagliari Calcio, ha espresso il profondo dolore per la perdita, sottolineando quanto Luca fosse ben inserito e amato. Al dolore dei suoi cari e del mondo del calcio paralimpico e sperimentale si sono uniti anche il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, il presidente della DCPS, Franco Carraro, il segretario generale della FIGC, Marco Brunelli, e il responsabile nazionale della DCPS, Giovanni Sacripante, a dimostrazione del vasto impatto della sua figura.