Il Cagliari ha consegnato al Comune il progetto definitivo aggiornato per la costruzione del nuovo impianto, destinato a sorgere sull’area dell’ex Sant’Elia, abbandonato dal giugno 2017. Questo passaggio cruciale precede la redazione del Piano Economico Finanziario aggiornato, che sarà inoltrato all’amministrazione comunale nei prossimi mesi. L’opera, rispetto alla versione depositata nel 2022, ha visto un incremento significativo dei costi, raggiungendo un valore stimato di circa 187 milioni di euro più IVA. Si tratta di un aumento di circa 40 milioni di euro rispetto a quanto previsto tre anni fa.
L’incremento è attribuibile in gran parte a una serie di opere aggiuntive e complementari, richieste dagli enti pubblici durante la lunga fase autorizzativa. Queste prescrizioni, adeguamenti e variazioni, che includono interventi su parcheggi e bonifiche, ammontano a circa 15 milioni di euro e non erano previste nella redazione iniziale del progetto. A ciò si aggiunge la necessità di aumentare la capienza dello stadio da 25.000 a 30.000 posti, una richiesta specifica della FIGC legata alla candidatura di Cagliari come città ospitante per le partite degli Europei del 2032.
Finanziamenti e la corsa verso Euro 2032
La gestione e il reperimento di questa cifra extra rappresentano una delle sfide principali per il club. Tra le opzioni considerate vi è l’accesso a un fondo governativo dedicato agli stadi, il cui sblocco è atteso a breve. La connessione con gli Europei del 2032 è sempre più stretta: il 30 luglio è previsto un incontro in Comune tra l’amministrazione, il Cagliari Calcio, la FIGC e il delegato UEFA Michele Uva. La decisione finale sulle città ospitanti, cinque in totale tra le undici proposte, verrà presa nell’ottobre 2026. Due giorni prima, il 28 luglio, il presidente del Cagliari Tommaso Giulini, l’avvocato Antonio Romei e l’ingegnere Alessandro Gosti si incontreranno con il sindaco Massimo Zedda, la vicesindaca Maria Cristina Mancini, l’assessore allo Sport Giuseppe Macciotta e il Rup per definire gli scenari e prepararsi al vertice successivo.