Matteo Prati si sta affermando come il cuore pulsante del centrocampo del Cagliari, un giovane talento a cui sono affidate le geometrie e i ritmi della squadra. Il suo ruolo è di fondamentale importanza, e in questo avvio di stagione ha dimostrato, ancora una volta, la sua eccellente capacità in fase di costruzione. Tuttavia, per compiere il salto di qualità definitivo e consacrarsi come un centrocampista completo, Prati è chiamato a un ulteriore passo in avanti.
I numeri di questo inizio di campionato delineano chiaramente i suoi punti di forza. Con una precisione nei passaggi che raggiunge l’88%, Prati assicura un palleggio pulito e di alta qualità, essenziale per la manovra della squadra isolana. A questa abilità tecnica si aggiunge una notevole lettura del gioco in fase di non possesso, evidenziata dai 18 palloni recuperati in 348 minuti giocati. Questi dati lo identificano come un regista moderno, capace di unire la costruzione del gioco a un efficace lavoro di filtro, un elemento ormai imprescindibile per l’equilibrio rossoblù.
Nonostante la sua indubbia qualità, il principale margine di miglioramento per il giovane centrocampista risiede nella fase puramente difensiva e nella gestione dei duelli fisici. Le statistiche sui contrasti rivelano una certa difficoltà in questo aspetto, con soli 2 duelli vinti su 6 ingaggiati. Questa è un’area su cui il giocatore e lo staff tecnico stanno sicuramente concentrando gli sforzi. La prossima trasferta contro l’Udinese, una squadra che fa della fisicità a centrocampo una delle sue armi principali, rappresenterà un test cruciale.