Repice e l’incontro con Riva: “Mi tremavano le gambe”

Il giornalista Francesco Repice racconta il suo emozionante primo incontro con Gigi Riva, capo delegazione della Nazionale ai Mondiali ’98. Un aneddoto che svela il mito di ‘Rombo di Tuono’.

Francesco Repice, noto giornalista, ha condiviso un aneddoto personale che svela l’emozione e il profondo rispetto che nutre per una leggenda del calcio italiano: Gigi Riva. Attraverso un video sui suoi canali social, Repice ha ripercorso il suo primo incontro con Riva, all’epoca capo delegazione della Nazionale, durante i Mondiali del 1998. Un racconto che va oltre il semplice aneddoto professionale, trasformandosi in una testimonianza di come un’icona sportiva possa segnare la vita di un individuo e di un’intera generazione.

L’emozione del primo incontro

Repice, con voce ancora carica di emozione, ha descritto l’impatto che ebbe su di lui l’incontro con Riva: “È veramente difficile da spiegare. Io so solo che mi tremavano le gambe. La prima volta che sono andato in Nazionale era il 1998: si doveva partire per la Francia, per il Mondiale”. Il giornalista ha poi continuato, spiegando come l’incarico di occuparsi di Riva, affidatogli da Bruno Gentili, lo avesse posto di fronte a un mito.

Un’icona che trascende il calcio

Per Repice, Riva non è solo un calciatore, ma un simbolo che evoca ricordi d’infanzia e tradizioni familiari: “Ti ha accompagnato nella tua vita, ma anche in quella dei tuoi genitori: le paste, le pastarelle la domenica, il ragù di mamma… Gigi Riva, ‘Rombo di Tuono’”. Una figura che incarna l’essenza stessa del calcio italiano, un punto di riferimento per generazioni di tifosi.

Il peso della maglia azzurra

Repice ha concluso la sua riflessione sottolineando l’importanza e il significato della maglia azzurra, un simbolo che accomuna campioni di epoche diverse: “Ogni volta che parlano di quella maglia, stanno lì, con gli occhi sbarrati, come a dire: ‘Io quella roba lì la voglio portare per sempre’”.