Nel vasto universo del calcio, a volte, il destino di una squadra si incrocia con quello di un giocatore in modi inaspettati, lasciando dietro di sé un velo di curiosità e “se” irrisolti. Per i tifosi del Cagliari, uno di questi momenti risale al 2009, quando un nome, quello di Giuseppe Meloni, fu al centro di un’opportunità che avrebbe potuto riscrivere una pagina della storia rossoblù.
Giuseppe Meloni, attaccante classe 1985, è una figura leggendaria nel calcio dilettantistico italiano, un vero e proprio bomber d’area con quasi 400 reti all’attivo in carriera. La sua bacheca vanta successi significativi, tra cui un campionato di Serie C2, quattro consecutivi di Serie D e cinque di Eccellenza, a testimonianza di una prolificità costante e di una mentalità vincente. Nella stagione 2015/2016, con la maglia del Fondi, si distinse come miglior realizzatore a livello nazionale. È proprio in questo contesto di grande potenziale che, nel 2009, il Cagliari si interessò a lui. Tuttavia, Meloni, fedele alla parola data, scelse di trasferirsi alla Spal, declinando l’offerta dei rossoblù e imboccando un percorso diverso che, per i sostenitori cagliaritani, rimane un affascinante “cosa sarebbe successo se?”.
Oggi, la sua inesauribile passione per il calcio lo porta a intraprendere una nuova sfida nell’Atletico Bono, squadra che milita nel campionato di Promozione. Qui, Meloni non solo scenderà in campo come attaccante, ma assumerà anche il ruolo di allenatore, subentrando a Michele Fogu. Questa duplice veste, che lo vedrà esordire sabato nella delicata sfida casalinga contro il Bosa, evidenzia la sua leadership e la sua determinazione a guidare il gruppo, anche in un contesto di classifica difficile, con la squadra attualmente ultima a zero punti. La sua presenza, come sottolineato dal dirigente Marco Chessa, non porterà solo gol, ma anche una mentalità vincente e la capacità di costruire una squadra unita e affamata, qualità che avrebbero potuto fare la differenza anche in contesti più blasonati.




