Le lacrime di capitan Vinciguerra: il cuore del Cagliari Primavera in campo

Supercoppa Primavera: l’Inter trionfa ai rigori, Cagliari beffato dopo una grande partita

L’Inter Primavera conquista la Supercoppa battendo il Cagliari ai rigori dopo un emozionante 2-2. Una finale ricca di gol e colpi di scena, decisa dagli undici metri.

La finale di Supercoppa Primavera ha regalato emozioni intense e un epilogo al cardiopalma, con l’Inter che si è aggiudicata il trofeo ai calci di rigore contro un coriaceo Cagliari. Il match, caratterizzato da un continuo susseguirsi di vantaggi e rimonte, si è concluso sul 2-2 nei tempi regolamentari, testimoniando la grande determinazione di entrambe le formazioni giovanili. I nerazzurri festeggiano così la prima gioia stagionale a livello Primavera, mentre i giovani sardi, pur sconfitti, hanno dimostrato carattere e qualità, tenendo testa agli avversari fino all’ultimo respiro.

Gli schieramenti iniziali

Per questa attesissima finale, mister Carbone ha schierato l’Inter con un modulo 4-3-3, affidandosi a Taho tra i pali, protetto da una linea difensiva composta da Ballo, Garonetti, Maye e Marello. A centrocampo, la regia è stata affidata a Zarate, affiancato da Cerpelletti e Venturini, con il compito di alimentare il tridente offensivo formato da Idrissou, Pinotti e Mosconi. Dall’altra parte, il Cagliari di mister Pisano ha risposto con un solido 3-5-2, puntando sulla compattezza difensiva e sulla spinta degli esterni. Auseklis ha difeso la porta, con Vargiu, Nuvoli e Franke a comporre la retroguardia. La mediana ha visto Marini, Malfitano, Liteta, Sulev e Grandu agire a supporto delle due punte, Mendy e Trepy, incaricate di scardinare la difesa nerazzurra. Le formazioni riflettevano chiaramente le filosofie dei due tecnici, promettendo una sfida equilibrata tra la fluidità offensiva interista e la solidità cagliaritana.

Un primo tempo ricco di capovolgimenti

La prima frazione di gioco ha offerto uno spettacolo vibrante, con il Cagliari che ha saputo colpire per primo e per ben due volte. Già al decimo minuto, i sardi hanno sbloccato il risultato: Trepy ha approfittato di un’incertezza nel controllo del pallone da parte del portiere nerazzurro Thao, lo ha dribblato con freddezza e ha depositato la sfera in rete, portando in vantaggio la sua squadra. L’Inter, tuttavia, non si è lasciata scoraggiare e ha reagito con veemenza. Al ventinovesimo minuto, i nerazzurri hanno ristabilito la parità grazie a Mosconi, che ha finalizzato con precisione un’azione nata da una punizione battuta rapidamente, non lasciando scampo ad Auseklis. Il match è proseguito su ritmi elevati, con entrambe le squadre a giocare a viso aperto. Prima del fischio del direttore di gara per l’intervallo, il Cagliari è riuscito a portarsi nuovamente in vantaggio: una punizione calciata da Sulev è stata deviata quel tanto che basta da Mendy per sorprendere ancora Thao, fissando il punteggio sul 2-1 per i rossoblù al termine dei primi quarantacinque minuti.

La ripresa e l’epilogo ai rigori

Nella seconda metà della gara, la formazione di Carbone ha intensificato i propri sforzi, cercando con insistenza la rete del pareggio per riequilibrare le sorti dell’incontro. Il Cagliari, dal canto suo, ha mostrato grande tenacia, difendendosi con determinazione e cercando di arginare gli attacchi avversari con le unghie e con i denti. Nonostante la strenua resistenza dei sardi, l’Inter è riuscita a trovare il gol del 2-2 a otto minuti dalla fine dei tempi regolamentari. Una pregevole giocata di Zouin, subentrato nel corso della ripresa, ha permesso al giovane attaccante di superare un avversario e di mettere al centro un pallone invitante per la testa di Lavelli, anch’egli entrato dalla panchina al cinquantottesimo minuto, che non ha sbagliato, mandando la partita ai calci di rigore. Dagli undici metri, l’Inter si è dimostrata impeccabile, trasformando tutti i propri tiri. Per il Cagliari, invece, è stato decisivo l’errore di Liteta, il cui tiro è stato parato da Thao nella prima serie di conclusioni, consegnando così la Supercoppa ai giovani nerazzurri.