Il cuore pulsante del Cagliari batte forte nelle parole di Yerry Mina, il difensore colombiano che, in una recente intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, ha svelato i retroscena della sua permanenza in Sardegna e le ambizioni per la prossima stagione. Le sue dichiarazioni offrono uno spaccato profondo non solo sul calciatore, ma anche sull’uomo, evidenziando un legame indissolubile con la maglia rossoblù e la città che lo ha accolto.
Mina, un guerriero con un sogno nel cuore
Fin dall’infanzia, il desiderio di Yerry Mina era chiaro: diventare un calciatore professionista per sostenere la sua famiglia. Un obiettivo che ha sempre guidato le sue scelte, affiancato da una profonda attenzione ai rapporti umani. Questa sensibilità lo ha portato a fondare la Yerry Mina Foundation e il Club Deportivo Yerry Mina, iniziative gestite con il supporto del padre, José Eulises, volte a sottrarre i giovani dalle strade difficili attraverso lo sport. Un esempio di dedizione e leadership che si riflette anche sul campo, dove il difensore ha imparato da campioni come Messi l’importanza di una mentalità vincente.
La scelta italiana e l’incontro con Ranieri
L’approdo in Italia non è stato casuale per Mina, che desiderava misurarsi con la Serie A, preferendola a offerte provenienti da Francia, Paesi arabi e Liga spagnola. Nonostante un infortunio in nazionale e la posizione del tecnico Italiano, che lo avrebbe escluso in caso di convocazione, il difensore non ha mai rinunciato alla sua patria, ripagando la fiducia con tre reti in altrettante partite al Mondiale. Fondamentale per il suo arrivo in Sardegna è stata la chiamata del tecnico Ranieri, che cercava un difensore con spiccate doti caratteriali. Mina accettò la sfida, a patto di avere un ruolo da protagonista, e Ranieri, con la sua abilità nel gestire i calciatori, ha saputo valorizzarlo al meglio, puntando sulla sua piena forma fisica.
Cagliari, un legame di fiducia e ambizione
La decisione di Yerry Mina di rimanere al Cagliari, nonostante le diverse proposte ricevute, è un chiaro segnale del suo attaccamento. Il difensore ha espresso di sentire la fiducia dell’ambiente e l’affetto della gente, fattori determinanti per la sua scelta. La sua famiglia, composta dalla moglie Geraldine e dai due figli, ha trovato in Cagliari un luogo da amare, un supporto essenziale per la sua carriera. Sul campo, Mina si sente in sintonia con lo staff tecnico, apprezzando in particolare l’aggressività e la grinta trasmesse da Pisacane, che considera un amico e un modello di guerriero. Questa sinergia lo rende fiducioso: il Cagliari, a suo dire, ha tutte le carte in regola per disputare una stagione di alto livello. In vista della prossima sfida contro la Fiorentina, Mina si aspetta una partita avvincente, pur scherzando sul suo ruolo di rigorista, una decisione che spetterà comunque al mister.