Il pareggio del Cagliari contro il Verona ha acceso il dibattito sulle prestazioni della squadra, con il giornalista Vittorio Sanna che ha offerto una disamina approfondita della situazione tramite il suo canale Youtube.
Sanna ha evidenziato come, nonostante il risultato finale, il Cagliari abbia dimostrato, in specifici frangenti della partita, la capacità di imporsi. “Negli ultimi quindici minuti, la squadra ha palesato la possibilità concreta di conquistare l’intera posta in palio”, ha affermato il giornalista, sottolineando come il pareggio sia scaturito da un periodo di maggiore compattezza e intesa in campo. Tuttavia, questa fase positiva è stata un’eccezione in un contesto più ampio di difficoltà, dove la fluidità della manovra è venuta meno per gran parte dell’incontro.
Il nodo cruciale, secondo l’analisi, risiede nella figura del trequartista e nella sua capacità di fungere da raccordo tra i reparti. “Se manca un elemento in grado di rendere la manovra scorrevole, collegando difesa e attacco, o se questo giocatore non si fa trovare pronto nel momento chiave, la squadra appare disunita”, ha spiegato Sanna. Questa problematica si è manifestata con chiarezza sia nella recente sfida contro il Verona sia nel precedente incontro con il Bologna. La costruzione del gioco, pur arrivando fino alla trequarti avversaria, si è spesso interrotta proprio nel momento decisivo, con passaggi imprecisi o palloni persi che hanno impedito la creazione di occasioni da gol pulite.
Nonostante le difficoltà riscontrate, l’approccio del tecnico Pisacane è stato oggetto di attenta valutazione. Sanna ha interpretato le scelte del mister come un tentativo di mantenere la coesione del gruppo, dando fiducia anche a quei calciatori che non avevano brillato nel match precedente. “Pisacane sta cercando di costruire un gioco più elaborato e impegnativo, distante dai lanci lunghi e dalle giocate estemporanee che hanno caratterizzato gli anni passati”, ha commentato il giornalista, riconoscendo l’ambizione di un progetto tattico che mira a una maggiore organizzazione e qualità della manovra.




