L’Italia si prepara a ospitare, insieme alla Turchia, gli Europei del 2032. Mentre molte città italiane affrontano la sfida di adeguare le proprie infrastrutture agli stringenti requisiti UEFA, emerge l’opzione Cagliari tra le 11 città in corsa. L
La questione stadi
Il percorso verso Euro 2032 è delineato da scadenze precise e criteri rigorosi. Entro il 31 luglio 2026, la FIGC dovrà presentare alla UEFA l’elenco delle città selezionate, che dovranno essere almeno cinque per l’Italia. Per essere idoneo, uno stadio deve già rispettare gli standard UEFA o avere un progetto esecutivo approvato, finanziato e cantierabile entro marzo 2027, con l’obiettivo di essere pronto per l’evento. In questo scenario, Cagliari si distingue per le “buone garanzie” che offre, venendo considerata un “ottimo paracadute” per l’organizzazione.
La posizione di Cagliari
Mentre altre metropoli come Milano, con il suo storico San Siro, si trovano di fronte alla necessità di un nuovo impianto, e città come Roma e Firenze lavorano su progetti di ristrutturazione, la candidatura di Cagliari si presenta con una stabilità che la rende particolarmente attraente. La possibilità di ospitare partite di un torneo così prestigioso rappresenta un’opportunità unica per l’isola, non solo in termini sportivi ma anche per la visibilità internazionale e lo sviluppo del territorio. I tifosi cagliaritani possono guardare al futuro con ottimismo, sapendo che la loro città è saldamente in corsa per un ruolo da protagonista nel panorama calcistico europeo del 2032.