Limitazioni ai tifosi sardi: Giulini chiede un cambio di rotta

Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, denuncia le restrizioni ai tifosi sardi e chiede un sistema più equo e aggiornato.

Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, ha recentemente sollevato una questione di grande rilevanza per i tifosi sardi, scrivendo al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. La sua lettera, inviata anche al ministro dello Sport Andrea Abodi, al presidente della Figc Gabriele Gravina e al presidente della Lega Serie A Lorenzo Simonelli, denuncia le eccessive restrizioni imposte ai sostenitori del Cagliari durante le trasferte.

Giulini e l’appello per i tifosi sardi

La questione è emersa in seguito al divieto di trasferta per la partita Empoli-Cagliari, poi revocato grazie al pronunciamento del Tar. Tuttavia, Giulini sottolinea come questo episodio non sia isolato, ma parte di una serie di provvedimenti che, da oltre un anno, penalizzano i tifosi cagliaritani. Secondo il presidente, le restrizioni sono spesso sproporzionate rispetto alle esigenze di sicurezza pubblica.

Le difficoltà dell’insularità

Giulini evidenzia come le limitazioni pesino particolarmente sui tifosi sardi a causa delle difficoltà di collegamento con la penisola. La carenza di trasporti, sia via traghetto che aereo, unita a decisioni comunicate a ridosso delle partite, rende quasi impossibile per i tifosi seguire la propria squadra. Questo non solo frustra le aspirazioni dei sostenitori, ma comporta anche danni economici per le spese di viaggio già sostenute.

Un sistema da rivedere

Il presidente del Cagliari propone un aggiornamento del sistema attuale, suggerendo l’audizione delle società sportive per esporre le proprie ragioni. L’obiettivo è creare un progetto di fidelizzazione che non penalizzi i tifosi, ma che li coinvolga attivamente, rispettando le loro passioni e il loro impegno.