Il futuro di Nereo Bonato come direttore sportivo del Cagliari è incerto. Dopo una stagione con alti e bassi, culminata con l’allontanamento di Davide Nicola, il presidente Tommaso Giulini starebbe valutando seriamente un cambio ai vertici dirigenziali. Le prossime settimane saranno decisive per capire se Bonato continuerà a guidare la squadra rossoblù nella stagione 2025-2026 o se si opterà per una nuova figura.
Bonato sotto esame: una stagione in chiaroscuro
La posizione di Nereo Bonato all’interno del Cagliari è tutt’altro che salda. La stagione appena conclusa, caratterizzata da prestazioni altalenanti e un cambio di allenatore in corsa, ha messo in discussione il suo operato. Nonostante l’obiettivo salvezza sia stato raggiunto, la dirigenza rossoblù sembra non essere del tutto soddisfatta del lavoro svolto dal direttore sportivo. In particolare, alcune scelte di mercato e la gestione della rosa durante la stagione sarebbero finite sotto la lente d’ingrandimento del presidente Giulini. La decisione di allontanare Davide Nicola a fine stagione, nonostante avesse centrato l’obiettivo prefissato, è un segnale chiaro di come la società voglia voltare pagina e intraprendere un nuovo corso. Il ruolo del direttore sportivo è fondamentale in questo processo di rinnovamento, e la permanenza di Bonato appare sempre più incerta.
Possibili scenari futuri: un nuovo direttore sportivo per il Cagliari?
L’eventuale addio di Nereo Bonato aprirebbe le porte a diversi scenari per il futuro del Cagliari. Il presidente Giulini potrebbe optare per un profilo esperto e navigato, in grado di portare subito la propria competenza e conoscenza del mercato, oppure potrebbe decidere di puntare su un giovane emergente, con nuove idee e una grande voglia di fare. In entrambi i casi, la scelta dovrà essere oculata e mirata, in modo da individuare la figura più adatta a guidare la squadra rossoblù verso nuovi traguardi. Tra i nomi che potrebbero circolare nelle prossime settimane, non è escluso che possano esserci anche ex giocatori del Cagliari, che conoscono bene l’ambiente e che potrebbero portare un valore aggiunto in termini di identità e di attaccamento alla maglia.
