Salvatore Sirigu, portiere di grande esperienza, ha aperto il suo cuore ai microfoni di Sky Sport, spaziando tra il momento della Nazionale, ricordi del passato e prospettive future. Le sue parole, intrise di passione e realismo, offrono uno spaccato interessante sul calcio italiano e sulle sue ambizioni personali, con un occhio di riguardo verso la Sardegna.
Il presente della Nazionale e lo sguardo al futuro
Sirigu non ha nascosto una certa delusione per il rendimento della Nazionale, pur riconoscendo il valore del CT Spalletti. “Avendo conosciuto Spalletti e la sua qualità pensavo che potesse dare qualcosa di più alla nazionale. A tratti in realtà si è vista una nazionale importante, soprattutto in Nations League. Gli altri però stanno crescendo, la Norvegia ha attaccanti che in questo momento non abbiamo. Haaland è un giocatore che negli ultimi tre anni ha lottato per il Pallone d’Oro”. Parole che sottolineano la necessità di un cambio di passo per competere ai massimi livelli.
L’esperienza al PSG: un bagaglio di vita e di calcio
Il portiere sardo ha poi ripercorso la sua avventura al Paris Saint-Germain, un’esperienza che lo ha segnato profondamente. “E’ stata un’esperienza bellissima. A 24 anni andare all’estero e confrontarsi con un altro tipo di cultura è stato stimolante, ho anche imparato un’altra lingua. Mi ha arricchito. Il PSG era destinato a diventare grande e io sono stato fortunato a viverne i passaggi”. Un periodo formativo, sia dal punto di vista professionale che umano.
Sirigu e il richiamo della Sardegna
Infine, Sirigu ha espresso il suo forte legame con la Sardegna, aprendo a un possibile futuro nel Cagliari. “Per me la Sardegna vuol dire tutto, qui ho tanti amici e la mia famiglia”. Un’affermazione che lascia intendere un desiderio di chiudere la carriera in un ambiente a lui caro, magari vestendo la maglia rossoblù. Pur menzionando anche il Palermo, il richiamo della sua terra sembra essere particolarmente forte.