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Obert: “Ranieri un simbolo. Exploit di quest’anno non casuale”

Adam Obert del Cagliari si racconta: dall’ottimo avvio di stagione sotto Pisacane al legame con la città, gli obiettivi personali e l’influenza di Ranieri e della Nazionale slovacca.

Adam Obert, difensore del Cagliari, ha condiviso le sue riflessioni in un’intervista esclusiva a TuttoMercatoWeb, toccando vari aspetti della sua carriera e del suo legame con la squadra sarda. Il calciatore ha parlato dell’inizio di stagione del Cagliari, del ruolo di Pisacane, del suo rapporto con la città e della sua esperienza con la nazionale slovacca, oltre a un ricordo speciale per Claudio Ranieri.

L’inizio di stagione del Cagliari e l’impatto di Pisacane

Adam Obert ha espresso soddisfazione per i risultati iniziali del Cagliari, sottolineando che non sono casuali ma frutto di un intenso lavoro e di una metodologia chiara. Il difensore ha evidenziato l’influenza di Pisacane, che ha introdotto idee precise e una gestione del gruppo basata sul merito e sulla competizione. Obert ha dichiarato: “Questo inizio non mi sorprende e non è affatto frutto del caso, visto il grande lavoro che stiamo facendo sul campo. Ci sono nuove idee e una metodologia ben precisa che ci consente di affrontare le partite nel modo migliore, anche nelle difficoltà. Siamo un gruppo sano”. Ha anche menzionato la fiducia che il tecnico ripone in lui, utilizzandolo in diverse posizioni difensive e come esterno, e il dialogo costante che contribuisce alla sua crescita. Il calciatore ha inoltre inviato un messaggio di incoraggiamento al compagno Belotti, infortunatosi di recente, esprimendo fiducia nella sua capacità di recupero e nel suo ritorno in campo.

Il legame con Cagliari e gli obiettivi personali

Il difensore slovacco ha raccontato il suo profondo legame con Cagliari, città che lo ha accolto quattro anni fa. Ha rivelato di aver scelto il club sardo nonostante altre offerte, convinto dalla volontà della società di averlo. “Mi sento come a casa in questa bellissima città. I nostri tifosi sono stupendi e mi sento molto legato a questa terra adesso che sono al mio quinto anno”, ha affermato Obert. Sul fronte personale, Obert punta a giocare con continuità, a migliorare costantemente e a dimostrare il suo valore, consapevole che il raggiungimento di questi obiettivi dipende interamente dal suo impegno. Ha anche riflettuto sul paragone con Milan Skriniar, che ammira profondamente fin dai tempi della Sampdoria, e ha raccontato di aver imparato molto da lui durante gli allenamenti in Nazionale, cercando sempre di trarre vantaggio dalla sua esperienza.

L’esperienza internazionale e l’eredità di Ranieri

Con 13 presenze in Nazionale a 23 anni, Obert ha discusso gli obiettivi della Slovacchia, che mira a crescere per competere con le nazionali più blasonate, come dimostrato agli Europei. Ha elogiato il CT italiano Calzona per aver portato cultura e idee innovative, contribuendo significativamente alla crescita della squadra. Ha anche menzionato il rapporto con Hamsik, che gli offre supporto e consigli. Obert ha inoltre sottolineato l’importanza di Claudio Ranieri nella sua carriera, definendolo un “simbolo” capace di infondere equilibrio e sicurezza. “Per me è stato importante, ho imparato cose che mi serviranno tantissimo nella mia carriera“, ha dichiarato, riconoscendo il valore degli insegnamenti ricevuti. Il calcio, per Obert, è un affare di famiglia, con un nonno calciatore che lo ha ispirato e un padre che ha intrapreso una carriera diversa.

La crescita nel Cagliari e il modello Skriniar

Obert ha evidenziato il ruolo cruciale del Cagliari nello sviluppo dei giovani talenti, citando se stesso come esempio, essendo passato dalla Primavera alla prima squadra e alla Nazionale. Ha espresso soddisfazione per il suo percorso, che lo vede vicino alle 100 presenze con il club. Ha anche parlato del paragone con Milan Skriniar, che ammira profondamente fin dai tempi della Sampdoria. Ha raccontato di aver imparato molto da Skriniar durante gli allenamenti in Nazionale, cercando sempre di trarre vantaggio dalla sua esperienza. Il calcio, per Obert, è un affare di famiglia, con un nonno calciatore che lo ha ispirato e un padre che ha intrapreso una carriera diversa. Questa attenzione ai giovani, secondo Obert, è un punto di forza della società sarda, che investe con concretezza e convinzione nel futuro dei suoi talenti.