Da Idrissi ai prossimi talenti: Erriu e i segreti del vivaio rossoblù
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Da Idrissi ai prossimi talenti: Erriu e i segreti del vivaio rossoblù

Oscar Erriu, capo del settore giovanile del Cagliari, parla del metodo del club: la persona al centro, il ruolo delle famiglie e la coltivazione di talenti come Idrissi. E annuncia: “Altri faranno parlare di loro”.

Oscar Erriu, responsabile del settore giovanile del Cagliari, ha offerto uno sguardo approfondito sul lavoro svolto ad Assemini in un’intervista per la trasmissione Buongiorno Regione. Durante il colloquio, ha toccato temi cruciali come la gestione di quasi 300 giovani atleti, la filosofia formativa del club e la scoperta di nuovi talenti, citando l’esempio di Riyad Idrissi come frutto di un percorso ben strutturato.

La persona al centro del progetto

Il fulcro del metodo di lavoro del Cagliari non è solo la crescita sportiva, ma soprattutto la formazione della persona. Erriu ha sottolineato come i valori umani vengano prima dei risultati, con l’obiettivo di fornire ai giovani competenze utili anche fuori dal campo. In questa visione, il dialogo con le famiglie assume un’importanza determinante. “Per noi sono determinanti,” ha spiegato Erriu, evidenziando come il club costruisca un rapporto di fiducia con i genitori, consapevole della grande responsabilità che comporta la formazione dei loro figli. L’approccio si basa su una stretta collaborazione e sulla trasparenza.

Idrissi, un talento coltivato in casa

Riguardo alla scoperta di nuovi talenti, Erriu ha descritto un processo che va oltre la semplice osservazione. Un giocatore di talento “lo coltivi”, ha affermato, grazie a un lavoro di squadra che coinvolge lo scouting, la direzione sportiva e i tecnici. L’esempio più significativo è quello di Riyad Idrissi, “che è arrivato qui da piccolissimo” e ha completato un percorso di crescita interno all’Academy del club. Guardando avanti, il responsabile del settore giovanile si è detto convinto che altri giovani “faranno parlare di loro”. Infine, ha lasciato un consiglio a chi sogna di diventare professionista: affrontare il percorso con il sorriso e la fiducia, perché “crederci è molto, molto importante”.